Andamento titoli
Vedi altroLe grandi banche italiane puntano a risolvere i problemi dei crediti problematici grazie a maxi-accordi con operatori specializzati del settore. Dopo Intesa Sanpaolo, al lavoro su un pacchetto di 10 miliardi di Utp ( unlikely to pay) con Prelios, ora è la volta di Unicredit che ha dato avvio a una riedizione del progetto Sandokan. Dopo un primo piano lanciato tre anni fa (denominato Sandokan 1) UniCredit raddoppia infatti il progetto di co-investimento con Pimco, Gwm e Aurora Recovery Capital nella gestione dei crediti immobiliari. È partito così ufficialmente il progetto Sandokan 2 su un portafoglio di 2 miliardi lordi di crediti problematici, principalmente Utp.
L'operazione è entrata nella sua fase operativa. L'Ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier, è stato convinto a ripetere l'alleanza con Pimco dalle buone performance del primo progetto Sandokan del 2016: quest'ultimo riguardava circa 1,3 miliardi di euro di crediti garantiti da asset immobiliari e ha avuto recuperi importanti, superiori al business plan, sugli incagli del portafoglio.
La struttura finanziaria della transazione Sandokan 2 sarà quindi la stessa della prima edizione: secondo i rumors Pimco - a cui, tra l'altro, la banca aveva collocato un quinquennale da 3 miliardi di dollari a circa il 5% - fornirà equity per gli investimenti per il 70%, mentre Gwm per il restante 30 per cento.
A seguito dell'accordo perfezionato ieri, la gestione e le attività di special servicing connesse al portafoglio Sandokan 2 saranno ancora affidate ad Aurora Recovery Capital, servicer partecipato da Finance Roma, Gwm e Pimco che vanta un track record nella gestione di Npl immobiliari. «Aurora Rec0very Capital è attiva ormai da diversi anni nel settore specifico degli Utp, area in forte crescita in Italia: per operare sugli Utp, garantiti da asset real estate, è necessaria una forte specializzazione del team» spiega Marco Sion Raccah, general manager di Aurora Recovery.
La piattaforma Sandokan 2, secondo le attese di Unicredit, contribuirà ad aumentare il valore futuro dei crediti attraverso una gestione proattiva del patrimonio e l'erogazione di nuovi finanziamenti, quando e dove necessario. Al momento, l'operazione non comporterà per UniCredit il deconsolidamento del portafoglio, ma questa possibilità non è esclusa in futuro.
I crediti saranno trasferiti, in più tranche successive, la prima delle quali in programma per metà giugno 2019, a Yanez Spv, il veicolo di cartolarizzazione del programma Sandokan. Sandokan 2 prevede, alla fine del piano, la cessione di crediti fino a un importo massimo di 2 miliardi di euro di valore lordo di libro.
C'è da aggiungere che i crediti oggetto dell'operazione sono quasi interamente incagli, cioè Utp, con un sottostante immobiliare: con una suddivisione in maniera bilanciata tra immobili e sviluppi immobiliari da rilanciare.
La nuova operazione di Unicredit segue le altre in corso. Le maggiori banche italiane hanno scelto transazioni importanti per i propri portafogli di Utp. La stessa Intesa Sanpaolo sta lavorando assieme a Prelios per scorporare una tranche di 10 miliardi di incagli: 3-4 miliardi saranno rilevati direttamente da Prelios, mentre la quota restante verrà gestita dallo stesso gruppo milanese. L'operazione, già molto avanti nella definizione degli accordi, dovrebbe essere firmata prima della pausa estiva.
In fase avanzata anche la costituzione, con la presenza di Sga e sempre con la regia immobiliare di Prelios, di un programma multiseller per la gestione di crediti con sottostante immobiliare (fino a 2 miliardi) che verranno conferiti da parte di una serie di banche: al progetto avrebbero già aderito Ubi Banca, Mps, BancoBpm, Carige e altri piccoli istituti.
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