Le aziende che lavorano nelle casette sul prato di Roncade, ormai 37, sono quelle che hanno inviato un'idea, sono state selezionate e hanno ricevuto un primo finanziamento, quindi sono cresciute fino a uno stadio successivo e hanno iniziato a confrontarsi con il mercato. Tre sono i filoni di servizi offerti e pensati per le realtà del manifatturiero tradizionale, anche le più piccole.
In primo luogo il disegno del prodotto: un fattore che può dare risparmi consistenti, aumentare la freschezza, migliorare l'immagine. Desall è una piattaforma che ospita una community di designer in tutto il mondo, oltre 800. Aziende come la trevigiana Rudy Project, specializzata in eyewear sportivo, l'ha scelta per studiare un nuovo modello: è stato lanciato un contest, un concorso online, al termine del quale si può scegliere fra la mole di idee arrivate da ogni angolo del mondo. Dall'altro lato del web, per i giovani creativi partecipare è una formidabile occasione per farsi conoscere. Un'altra piccola impresa veneziana, specializzata della lavorazione del vetro per grandi committenti, ha messo sul piatto l'eccellenza della propria produzione, cercando – in assenza di uno studio interno – un'idea per lanciare un proprio marchio.

Il secondo tema centrale da portare a misura di Pmi è la comunicazione: ecco Zooppa, il social network dei creativi, per reimpostare siti web aziendali, strutturare l'interazione con i clienti, far comunicare i dipendenti fra loro perché la forza è nel gruppo ed è finito il tempo in cui ci sono lavoratori che sono all'oscuro delle informazioni: magari l'idea vincente arriva dall'ultimo della fila, ma solo se è messo in condizione di esprimerla.
Infine, il commercio: nei prossimi 4 o 5 anni la maggioranza degli acquisti si farà senza andare fisicamente in un negozio, ma le aziende spesso non sono pronte. Il legame con il territorio cresce nelle serate informative, negli incontri, nella divulgazione che sempre di più coinvolge tutte le categorie, dagli imprenditori senior ai giovanissimi. In sei anni, H-Farm ha investito circa 11 milioni in 36 start up, creando 200 posti di lavoro; fra il 2012 e il 2015 sono previsti investimenti per ulteriori 9 milioni. E il processo non si ferma. Il format degli storming pizza itineranti – serate nelle quali in pochi minuti gli aspiranti imprenditori presentano a una comunità di investitori le proprie idee – è sempre più imitato, e si rafforza con l'H-Camp, programma di accelerazione intensivo proposto in due sessioni, primaverile e autunnale. Per 20 team, tre mesi con vitto, alloggio, supporto finanziario e attività di mentoring all'interno di H-Farm. E le start up crescono.
IL RATING DEL SOLE
Il punteggio
Attraverso una griglia di 8 variabili ciascun distretto è definito nei suoi punti di forza e di debolezza. Nel caso del polo di Roncade (Tv) spiccano la capacità di creare start up, il grado di apertura e la capacità di fare rete. Per scelta, invece, non puntano sui brevetti
PUNTI DI FORZA
1
CAPACITÀ DI CREARE START UP
Già 37 quelle che sono cresciute e ora si confrontano con il mercato; nasce H Camp per una ulteriore accelerazione
2
GRADO DI APERTURA
Dopo l'avvio, ora sono quasi quotidiani gli scambi e le relazioni con aziende del territorio che chiedono consulenza e formazione
3
CAPACITÀ DI FARE RETE
H-Farm rappresenta l'Italia nel Gan (Global accellerator network) che comprende gli acceleratori mondiali di maggior successo
PUNTI DI DEBOLEZZA
1
RAPPORTI CON IL MONDO SCIENTIFICO
Le collaborazioni con università e istituti (da Ca' Foscari all'Accademia di Brera) sono alle fasi iniziali, ma ben avviate
2
CAPACITÀ DI ACCEDERE AI FONDI
Emerge una certa difficoltà, a volte anche immaturità, del mercato italiano nelle scelte che riguardano le aziende tecnologiche
3
CAPACITÀ DI FARE BREVETTI
In H Farm non solo non sono un obiettivo, ma vengono considerati anacronistici
per i limiti che pongono

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