Economia

Il Tar «riporta» le grandi navi a Venezia

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Il Tar «riporta» le grandi navi a Venezia

  • –Katy Mandurino

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«L’ordinanza è illegittima». Con questa motivazione il Tar del Veneto - prima sezione, presidente Bruno Amoroso - ha annullato le disposizioni della Capitaneria di Porto di Venezia del 5 dicembre 2013, permettendo, di fatto, il transito nel bacino acqueo di San Marco e nel canale della Giudecca per le navi da crociera sia di stazza superiore a 40mila tonnellate, sia di stazza oltre le 96mila. Il tribunale amministrativo regionale conferma quanto aveva già dichiarato lo scorso marzo: l’illegittimità dell’ordinanza è data dal fatto che «i divieti predetti avrebbero potuto applicarsi soltanto a partire dalla messa a disposizione di vie di navigazione alternative a quelle attualmente in uso e, allo stato ancora non praticabili». Inoltre secondo il Tar, l’ordinanza è illegittima «per difetto assoluto di istruttoria, non essendo stata svolta alcuna valutazione e ponderazione degli interessi pubblici e privati interessati dai divieti».

La Capitaneria di Porto di Venezia aveva imposto i vincoli di transito - prima la limitazione dal 2014 per le navi oltre le 40mila tonnellate e poi il divieto di ingresso, dal gennaio 2015, per le navi oltre le 96mila - a seguito degli allarmi lanciati sulla sicurezza (dopo il disastro della Costa Concordia) e a salvaguardia di Venezia e dell’ecosistema ambientale della laguna. Sono seguiti poi ricorsi del Comune, di Venezia Terminal Passeggeri, gestore del terminal della Marittima, e di una serie di imprese portuali. Fino alla decisione dello scorso agosto del Comitato interministeriale per la salvaguardia di Venezia, che ha confermato l’indicazione della Capitaneria (il divieto di transito per le grandi navi oltre 40mila tonnellate), ma anche la realizzazione della via alternativa del canale Contorta-Sant’Angelo, da realizzarsi in 18 mesi.

Contro la sentenza di ieri, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presenterà appello in Consiglio di Stato. «Il pronunciamento del Tribunale amministrativo veneto - si legge in una nota - rende ancora più urgente la realizzazione dell’iter proposto dal Governo per individuare il percorso alternativo per l’accesso alla Stazione Marittima . In tal senso il risultato della valutazione di impatto ambientale per il progetto di adeguamento del Canale Contorta Sant’Angelo è atteso per la prima metà di marzo». «Serve al più presto una decisione sulla scelta della via per l’arrivo in Marittima - ha commentato il presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas -. Oltre 5mila persone vivono ormai da 3 anni con una spada di Damocle sulla testa. Abbiamo perso occasioni, economia, impresa e occupazione» .

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LE TAPPE

Dicembre 2013

La Capitaneria di Porto di Venezia decide di limitare il transito delle grandi navi nel bacino di San Marco, oltre le 40mila tonnellate a partire dal 2014 e oltre le 96mila a partire dal 2015

Marzo 2014

Il Tar del Veneto, rimandando la decisione definitiva all’udienza di merito, adotta un provvedimento che sospende lo stop fissato dalla Capitaneria

Gennaio 2015

Ieri il tribunale amministrativo ha confermato la decisione di marzo