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Taranto, piano unico per la Città vecchia

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Industria

Taranto, piano unico per la Città vecchia

  • –Domenico Palmiotti

TARANTO

I tempi sono stretti e il Comune di Taranto vuole essere pronto per presentare una proposta sulla Città vecchia al ministero dei Beni culturali non appena il decreto sull’Ilva e su Taranto, attualmente al vaglio del Senato, diverrà legge. Fra gli interventi per la città, il recupero della parte antica di Taranto, che è tutta sul mare, è probabilmente il più importante. Il Comune pensa ad una proposta che riunisca il meglio dei progetti sviluppati nell’arco di trent’anni e rimasti largamente compiuti per mancanza di fondi da parte dell’ente locale, per le oggettive difficoltà del restauro e per l’estrema parcellizzazione della proprietà privata. Alla sintesi lavorerà una task force formata dai tecnici dei vari assessorati: Città vecchia, Urbanistica, Lavori pubblici e e Patrimonio. Quando si parla di ritorno alle progettualità esistenti si parla soprattutto del piano Blandino - il primo ad essere messo in campo per la Città vecchia - e di quello dell’architetto spagnolo Bohigas, che si è già occupato del ripristino di altri centri storici. Il tutto - osserva il Comune - puntando sul coinvolgimento del partenariato, da Ance e Confindustria all’Arcidiocesi, e prevedendo anche il rifacimento delle reti impiantistiche che nella Città vecchia si presentano molto deteriorate. In verità, quasi un anno fa Ance e Confindustria avevano provato a costruire col Comune un’alleanza per la Città vecchia, ma il discorso, al di là dell'interesse manifestato dalla parte pubblica, non è mai decollato. Adesso si riparte. «Al nuovo tavolo istituzionale - osserva Antonio Marinaro, presidente di Ance Taranto - la città deve arrivare con concretezza, capacità propositiva e progetti realizzabili. In un quadro complessivo dobbiamo unire azione pubblica e privata». «Ci sono molte idee da riprendere e molte altre da rivedere anche perchè negli anni - sottolinea Leonardo Giangrande, presidente di Confcommercio Taranto - il profilo dell’Isola è radicalmente mutato: è drasticamente diminuita la popolazione, dai 15800 abitanti del 1969 si è arrivati ai 2400 di oggi, ci sono stati crolli a ripetizione, hanno chiuso diverse attività commerciali e il patrimonio storico e culturale si è deteriorato. L’unico intervento è stato l’insediamento dell'Università, che però ha rilanciato solo una parte dell’Isola».

Oltre alla Città vecchia, c’è attenzione anche sui lavori per il porto, altro intervento del decreto legge. Consegnata all’antivigilia di Natale, non corre rischio di stop la prima opera del pacchetto relativo al terminal container Evegreen. Si tratta dell’adeguamento della banchina per 48,740 milioni. Dopo non aver concesso la sospensiva, il Tar di Lecce ha anche respinto nel merito il ricorso di alcune imprese contro la nuova assegnazione fatta a fine agosto dall’Autorità portuale. Sono invece fermi i dragaggi dei fondali (51,867 milioni) che dovevano essere consegnati ad Astaldi il 5 gennaio ma due imprese (la seconda e l’ultima classificata) hanno chiesto la sospensiva al Tar. L’udienza è attesa intorno al 20 gennaio.

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