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Pompei, una «shortlist» di aziende per il Grande progetto:…

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BENI CULTURALI

Pompei, una «shortlist» di aziende per il Grande progetto: gli affidamenti saranno «semplificati»

Il «fatidico» 2015 è cominciato e ai piedi del Vesuvio incombe più che mai la consapevolezza che quanto non si riuscirà a spendere entro fine anno dei 105 milioni del Grande progetto Pompei cofinanziato da Bruxelles verrà irrimediabilmente perduto. Una circostanza straordinaria – dopo la lunga stagione di ritardi burocratici, ricorsi tribunalizi, bagarre politiche e tentativi di cambiare marcia non sempre andati a buon fine – che impone provvedimenti straordinari: ecco allora una shortlist di aziende «qualificate» cui saranno affidati, attraverso procedure ristrette semplificate, nove cantieri dell'area archeologica vesuviana per un valore complessivo di 7,3 milioni.

La lista c'è, la sua compilazione risale a dicembre scorso, ma i nomi delle imprese che ne fanno parte sono ancora top secret: la loro pubblicazione avrà luogo tra sette/dieci giorni sul sito internet dell'Osservatorio dei contratti pubblici, come previsto dalla legge. E la «centrale di committenza per l'aggiudicazione» degli appalti diventa Invitalia che fino a quest'oggi aveva svolto soprattutto azione di supporto al ministero dei Beni culturali e soprintendenza nella gestione del delicatissimo dossier Pompei. Ma andiamo con ordine. Il 28 novembre del 2014 il Portale gare telematiche del Mibact e il sito di Invitalia hanno pubblicato un avviso ex articolo 123 del Dlgs. 12 aprile 2006 n. 163, per la formazione di un «elenco di operatori economici» da invitare alle «procedure ristrette semplificate per gli appalti di lavori nell'anno 2015». Lo scenario di fondo è quello determinato dal Decreto Art Bonus (oggi Legge 106/2014) con il quale il ministro Dario Franceschini ha innalzato fino a 1,5 milioni, rispetto al milione previsto del Codice degli Appalti, la soglia per la quale si può procedere ad affidamenti a inviti, dribblando le lungaggini delle gare d'appalto.

E infatti nella lista degli interventi che saranno affidati con questa nuova formula non si individuano cantieri con importi superiori alla soglia: si va da «Restauro e consolidamento Palestra delle Terme del Foro» (1,5 milioni) e da «Restauro e consolidamento della casa Rosellino» (1,25 milioni) fino al restauro degli apparati decorativi della stessa Palestra delle Terme del Foro (250mila euro). Le aziende interessate a entrare a far parte della shortlist, sempre che in possesso di precisi requisiti sul versante legalità e trasparenza, avevano tempo fino al 15 dicembre per candidarsi. Il giorno successivo, presso la sede di Invitalia a Roma, ha avuto luogo la selezione. Ancora una manciata di giorni e saranno pubblicati i nomi delle imprese che nell'arco del 2015 si contenderanno i cantieri, con questo nuovo schema. Particolare non di poco conto: le aziende «non potranno avanzare alcuna pretesa avverso Invitalia nel caso in cui la stessa non intendesse procedere all'affidamento di tutti o di taluni» lavori, oppure «intendesse procedere all'affidamento degli stessi attraverso procedura di gara diversa» dalla procedura negoziata. Della serie: chi sceglie di giocarsi questa partita deve accettarne fino in fondo le regole del gioco. Perché la priorità è chiuderla entro i tempi regolamentari.

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