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Gruppo L’Espresso cede Deejay tv a Discovery per 17 milioni

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Gruppo L’Espresso cede Deejay tv a Discovery per 17 milioni

Il disk jockey Linus durante la festa per i 30 anni di Radio Deejay nel gennaio 2012 (Ansa)
Il disk jockey Linus durante la festa per i 30 anni di Radio Deejay nel gennaio 2012 (Ansa)

Conferma ufficiale stamattina all'indiscrezione pubblicata dal Sole24Ore.it: Gruppo L'Espresso e Discovery hanno raggiunto l'accordo per il passaggio a Discovery di All Music, società editrice del canale generalista Deejay Tv. L’operazione sarà perfezionata entro fine mese.

Per 17 milioni di euro il gruppo americano si assicura la possibilità di trasmettere sul canale 9 del digitale terrestre. Il valore dichiarato, a quanto risulta al Sole 24 Ore, è comunque stato individuato in un valore medio all’interno di una forchetta fra 10 e 24 milioni. Tutto dipenderà dal mantenimento del canale 9, sub judice nella partita del telecomando visto che c’è un commissario ad acta che sta lavorando a seguito di una serie di ricorsi da parte di tv locali, ma anche da altri fattori, come conferma lo stesso comunicato de L'Espresso che parla di «iniziative congiunte legate al mondo digitale e pubblicitario».

L’acquisizione di All Music e Deejay Tv «rappresenta un'opportunità straordinaria e unica di metterci alla prova su una palestra di canali generalisti, cosa che fino ad oggi non avevamo fatto», dice Marinella Soldi, amministratore delegato di Discovery Italia che, parlando con i giornalisti, non ha escluso che fra le prospettive del gruppo ci sia la possibilità di «continuare a investire nel nostro Paese, come abbiamo fatto fino ad adesso». A questo punto, però, non si può che rilevare come la sfida sul digitale terrestre si stia facendo molto dura. Sky ha raddoppiato con il canale 27 del digitale terrestre acquistato da Class Editore. E di sicuro a La7 non saranno contenti per l'arrivo di un concorrente senz'altro temibile, e che lo ha già sorpassato nei ricavi pubblicitari. Il canale continuerà a “girare” sui Mux Persidera (joint venture fra Telecom Italia Media e Gruppo L'Espresso)

Discovery - 144 milioni di euro di ricavi nel 2013 che dovrebbero salire a 180 per il 2014 - è diventato in pochi anni il terzo editore televisivo in Italia in termini di audience aggregata, raggiungendo nel 2014 il 6% di share, grazie a una serie di acquisizioni. Controllata dal gruppo Usa Discovery Communications, in Italia ha un portafoglio di 14 canali distribuiti su diverse piattaforme (digitale terrestre, Sky, Mediaset Premium) . Certo è che l’operazione rientra in un intento al quale il, gruppo Usa stava lavorando in Italia da tempo: avanzare nella numerazione Lcn. Si era parlato in fatti di un interessamento per Rete Capri (20 del Dtt) o di Tv 2000 (28 del Dtt).

Ora occorrerà valutare quanto succederà sul fronte regolamentare, visto che il canale 9 è sub judice e potrebbe anche essere attribuito a una tv locale dal commissario ad acta che sta lavorando sul punto, a seguito di tutta una serie di ricorsi. Ma la posizione 9 rappresentava un boccone troppo ghiotto. E probabilmente l'occasione si è presentata anche perché il Gruppo L'Espresso aveva tutta la convenienza a vendere. Il rosso di All Music, solo nel 2013, è stato di 5,5 milioni di euro. Meglio concentrarsi sul core business.

Anche la Borsa sembra pensarla così, visto che il titolo del Gruppo l’Espresso è sugli scudi già dall’apertura. E alle 15 segnava un aumento del 5,25% a quota 1,022 euro per azione.

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