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In Italia aumentano le allergie a polveri e pollini, ma crolla il mercato…

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FARMACEUTICA

In Italia aumentano le allergie a polveri e pollini, ma crolla il mercato dei vaccini

Olycom
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Un nuovo laboratorio da 500mila euro per la produzione di immunostimolanti, che ora aspetta solo il via libera dell'Aifa (l'agenzia italiana del farmaco), e lo sguardo rivolto ai mercati esteri. L'Anallergo di San Piero a Sieve (Firenze) è una delle due aziende italiane che produce vaccini antiallergici (contro polveri, pollini, veleno, funghi, miceti), e che dunque ha davanti un mercato potenziale di cinque milioni di italiani che si stima essere allergici.

“E invece dal 2007 a oggi, nonostante le persone con allergie siano in aumento, il mercato ha subìto un calo medio del 10-15% all'anno, al punto che le terapie effettuate in Italia sono passate da più di 400mila alle 250mila attuali”, spiega Nicolò Orsi Battaglini, direttore generale dell'azienda di famiglia, nel Mugello, che impiega 38 persone e che nel 2014 ha fatturato 4,2 milioni di euro somministrando 20.900 terapie (erano 37mila nel 2007). “Il motivo di questo calo del mercato – aggiunge Orsi Battaglini - è che le terapie sono costose e in larga parte non mutuabili dal servizio sanitario nazionale. Col risultato che si preferisce curare gli effetti anziché investire in prevenzione tenendo sotto controllo la patologia”.

Anallergo fino a oggi ha avuto come mercato di riferimento l'Italia, ma ora – appena avviata l'operatività del nuovo laboratorio e lanciati i nuovi vaccini a cui sta lavorando – intende guardare fuori dai confini, innanzitutto al mercato tedesco (è quello più sviluppato) e poi spagnolo. “Il nuovo laboratorio per la produzione di ceppi batterici inattivati ha grandi potenzialità e può aprire una nuova stagione di sviluppo – spiega Orsi Battaglini – anche perché quella a base di immunostimolanti è una terapia che può interessare altri settori oltre all'allergologia”.

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