Economia

Porto di Taranto, Tar non dà la sospensiva a due imprese. Salvi i…

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INFRASTRUTTURE

Porto di Taranto, Tar non dà la sospensiva a due imprese. Salvi i dragaggi

Dragaggi nell'area del terminal container di Taranto, si va avanti. Il Tar di Lecce ha infatti respinto la richiesta di sospensiva avanzata con altrettanti ricorsi da due imprese, Grandi Lavori Fincosit e Piacentini, e disposto direttamente il giudizio di merito per marzo ed aprile. L'Autorità portuale di Taranto è ora nelle condizioni di firmare il contratto con l'impresa che si è aggiudicata i dragaggi, Astaldi, ed effettuare la consegna dei lavori. Il tratto di mare antistante il terminal sarà più profondo: 16,50 metri. Saranno dragati 2,3 milioni di metri cubi di sedimenti e potranno attraccare a Taranto le portacontainer di ultima generazione.

I dragaggi sarebbero dovuti partire lo scorso 5 gennaio, pochi giorni dopo quelli della banchina del terminal affidati a fine 2014 ad un raggruppamento di imprese, quando sono arrivati, sul filo di lana, i ricorsi alla giustizia amministrativa di Grandi Lavori Fincosit, seconda in classifica, e Piacentini, ultima in classifica. Entrambe le aziende ricorrenti hanno contestato le modalità di affidamento dell'intervento ad Astaldi il cui valore è di quasi 52 milioni di euro. Il Tar ha subito calendarizzato l'udienza e oggi si è appreso del verdetto: non è sospesa la decisione presa a fine novembre dall'Autorità portuale presieduta da Sergio Prete. Affinchè l'organo della giustizia amministrativa decidesse in tempi brevi, si era mosso anche il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, che aveva scritto al presidente del Tar evidenziando quanto il rilancio del porto sia importante per l'economia della città, specie in una fase di crisi acuta con la vicenda dell'Ilva, e come tempi lunghi nelle decisioni rischiassero di vanificare ogni progetto di ripresa.

Adeguamento della banchina, assegnato a Consorzio stabile Grandi Lavori, Ottomano e Favellato, e dragaggi sono due opere di un più complessivo pacchetto infrastrutturale teso a rilanciare la competitività del terminal container di Taranto assegnato in concessione da Evergreen. Ed proprio perchè sono in cantiere importanti opere che l'operatività del terminal è ridotta notevolmente da alcuni mesi con pesanti conseguenze sul traffico, sui lavoratori diretti della società Tct, in cassa integrazione, e sull'indotto dei trasportatori. La fine di tutti i lavori al terminal è prevista per la primavera del 2016. Si attende ora che la presidenza del Consiglio, già intervenuta sul caso a fine ottobre col sottosegretario Graziano Delrio, fissi a breve un nuovo vertice sul porto di Taranto per accelerare gli interventi in programma tenuto conto che il porto fa parte del nuovo decreto legge sull'Ilva e su Taranto approvato dal Consiglio dei ministri il 24 dicembre e ora al Senato. Il decreto, infatti, estende i poteri commissariali del presidente Prete su tutte le opere previste per lo scalo.

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