Economia

Asti, boom di richieste per i terreni

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Industria

Asti, boom di richieste per i terreni

LA PROPOSTA

Si paga dopo cinque anni

con rate quarantennali

senza interessi e oneri

di urbanizzazione: assegnazioni il 3 febbraio

ASTI

Il Comune ha teso la mano, mettendo sul piatto un aiuto concreto. Le aziende hanno risposto, manifestando il proprio interesse. Accade ad Asti. Dove l’amministrazione, per lanciare lo sviluppo dell’area industriale di Quarto, ha proposto in vendita una serie di terreni a prezzi ribassati e alla condizione di riscuoterne il pagamento solo dopo cinque anni dall’acquisto, attraverso una rateizzazione fino a 40 anni senza interessi.

“L'offerta speciale” risale all'autunno dello scorso anno. «Un tentativo – spiega il sindaco, Fabrizio Brignolo – che va incontro a ciò che spesso il settore produttivo chiede agli amministratori». L’idea è stata premiata. «In poco tempo – prosegue il primo cittadino – sono arrivate ai nostri ufficio una ventina di richieste. Più di quanto avevamo preventivato».

Il successo dell’iniziativa ha costretto il Comune a bandire una gara, pubblicata da pochi giorni, per assegnare in via definitiva i lotti. Le offerte che arriveranno entro le 12 del 3 febbraio saranno inserite in una graduatoria e valutate sulla base di una serie di criteri in caso si verifichino preferenze coincidenti per una stessa porzione di aree. Il bando resterà comunque attivo fino ad esaurimento, con un criterio di assegnazione cronologico.

L’area di Quarto, totalmente fondiaria ed edificabile, con un rapporto di copertura ammesso del 60%, è inserita in un piano d’insediamento produttivo e già infrastrutturata con fognature, viabilità e servizi, grazie anche al concorso di fondi pubblici. Sorge a ridosso dell’autostrada A21 Torino-Piacenza, sulla direttrice verso il Centro e Nord Italia. In passato era già stata proposta per l'insediamento di nuove realtà, ma la crisi economica ne aveva pesantemente rallentato lo sviluppo. Ora, la svolta.

I comparti messi sul mercato (proprietà del Comune) sono 32 di piccole dimensioni (fra i mille e i 1.500 mq, accorpabili) e due di grandi dimensioni (oltre i 15mila mq, a loro volta frazionabili). Le condizioni di acquisto sono vantaggiose. Per le imprese che si aggiudicheranno un terreno, infatti, il primo pensiero sarà quello di costruire lo stabilimento: fra il resto, con una corsia preferenziale nell’ottenimento dei premessi al Suap. Solo in un secondo tempo, non prima di cinque anni, quando l'attività sarà decollata, inizieranno a pagare l’area, con un versamento rateale senza interessi (previsti i soli adeguamenti Istat), dilazionato fino a 40 anni, a prezzo politico e non gravato dai costi, spesso molto onerosi, delle urbanizzazioni.

Non basta. Il municipio di Asti consente alle imprese di scegliere fra la cessione in proprietà o la concessione in diritto di superficie per un tempo di 60 anni o di 99 anni: il prezzo varia da 72,79 euro al mq a 60,44 euro a 68,89 euro al mq.

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