Economia

Più hi-tech nei cluster lombardi

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Industria

Più hi-tech nei cluster lombardi

LA STRADA OBBLIGATA

Oggi il 38% dei posti di lavoro

in Europa è rappresentato

da cluster regionali:
il 33% delle aziende

ha segnato +10% di occupati

BRESCIA

Le imprese lombarde si affidano ai cluster per affrontare l’ultimo miglio verso la ripresa. Un sistema di filiere e di aggregazione che ora, per la prima volta, si prova a categorizzare in nove aree di eccellenza, presentate ieri a Brescia, nella cornice del museo della Mille Miglia, durante il «cluster day» lombardo organizzato da Confindustria Lombardia e Associazione industriale bresciana.

Dopo avere recuperato il terreno nell’export – la quota di ricavi delle imprese lombarde realizzati oltreconfine è risalita ai massimi storici, ad una soglia del 40% – e avere lavorato sull’efficienza, ora per le pmi è il momento di ridare fiato alla competitività. Un nuovo slancio in un quadro che, però, è lontano anni luce dallo scenario di crescita degli anni Sessanta, dove chi voleva fare impresa poteva contare su facile accesso al credito, domanda interna in crescita e ritorno di capitale immediato degli investimenti. Oggi servono soprattutto competenze. E «per fare fronte a questi cambiamenti – ha spiegato ieri il presidente di Confindustria Lombardia, Alberto Ribolla –, servono imprese più grandi, o pmi aggregate in cluster». Imprese più veloci, più internazionalizzate, più digitalizzate e connesse, con migliore capitale umano, e che siano in grado, soprattutto di fare leva su un solido rapporto con una grande impresa di riferimento.

I cluster tecnologici lombardi (definiti da un anno dalla Regione m,a per la prima volta presentati alle imprese in maniera «sistemica») guardano all’aerospazio (Aerospace Lombardia), alle agrotecnologie (Cat.Al.), al biomedicale (Cluster lombardo scienze della vita), alle tecnologie della mobilità (Cluster lombardo della mobilità), al manifatturiero sostenibile ed efficiente (Fabbrica intelligente, cluster nazionale con sede a Bologna ma con il «cuore» tra Bergamo, Varese, Como e Milano), all’efficienza energetica (Lombardy energy cleantech cluster), allo sviluppo sostenibile (Smart cities and communities), alla chimica «verde» (Lombardy green chemistry association), alla sicurezza e al benessere (Tecnologie per gli ambienti di vita). Ogni cluster presidia un ambito tecnologico strategico per la smart specializazion strategy di Regione Lombardia, a sua volta allineata con la Strategia europea 2020 («il cluster permette di creare rete – ha detto ieri l’assessore regionale alle Attivitità produttive Marco Melazzini – e noi in questo crediamo molto: l’obiettivo è promuovere un ecosistema favorevole allo sviluppo di progetti di innovazione»).

Secondo le analisi presentate nel corso della giornata di studi bresciana, il 38% dei posti di lavoro europei sono oggi rappresentati da cluster regionali, e il 33,3% delle imprese appartenenti a un cluster ha mostrato negli ultimi anni una crescita occupazionale superiore al 10 per cento. «Oggi volersi accanire a fare impresa da soli non porta più da nessuna parte» ha sintetizzato il presidente di Aib, Marco Bonometti. Paolo Streparava, vicepresidente degli industriali bresciani con delega all’Economia ha sottolineato che «il sistema confindustriale ha subito compreso le opportunità offerte dai cluster», come conferma la folta rappresentanza delle associazioni lombarde d’impresa nei nove cluster. «Aib – ha proseguito Streparava – sta puntando sui cluster come uno dei driver dell’innovazione potenzialmente più importante. I dati – ha concluso – dimostrano che questi strumenti sono realmente facilitatori di innovazione ma, nel concreto, bisogna credere e partecipare ai cluster per fare in modo che non rimangano dei contenitori vuoti».

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NOVE CLUSTER PER NOVE AMBITI STRATEGICI

Le iniziative in atto sul territorio della Lombardia

AEROSPAZIO

Il Lombardia Aerospace Cluster è un’associazione riconosciuta che vede la partecipazione di 77 aziende del settore, sei tra università e centri di ricerca, l’Unione industriale di Varese e Confindustria Lombardia.

Soci fondatori sono

AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Aerea, CGS - Compagnia Generale per lo Spazio, Gemelli, Secondo Mona, Selex, ES, Spaziosystem, Univa

AGRIFOOD

Il Cluster di alta tecnologia agrofoo Lombardia è formata da 27 imprese, 16organismi di ricerca e due aziende ospedaliere. Al vertice un Comitato di coordinamento composto da: Fondazione Parco tecnologico padano, Tecnoalimenti ScpA,

Whirpool R&D srl, Centro Servizi Aziendali Soc Coop, Fondazione Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Finlombarda

CHIMICA VERDE

La Lombardy Green Chemistry Association è un’associazione non riconosciuta. La compongono 11 Pmi, tre grandi imprese, otto enti di ricerca, due enti e associazioni. Del cluster fa parte anche Federchimica. I soci fondatori sono: Innovhub Ssi, Italbiotec, Politecnico di Milano, Università di Milano, Cnr, Ratti spa, Galatea Bio Tech, Polo dell’Innovazione della Valtellina

ENERGIA E AMBIENTE

Confindustria Alto Milanese, Assolombarda, Confindustria Bergamo, Univa, Unindustria Como e Ance sono le associazioni confindustriali che fanno parte del

Lombardy Energy Cleantech Cluster. Lo compongono anche 108 imprese, 10 tra università e centri di ricerca, 10 organizzazioni, quattro banche e 5 amministrazioni pubbliche

FABBRICA INTELLIGENTE

L’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia (Afil) vede la partecipazione di

Confindustria Bergamo, Confindustria Lombardia, Unindustria Como, Confindustria Lecco, Univa e

Assolombarda. Ne fanno parte anche 88 imprese, sette centri di ricerca e undici associazioni. I fondatori: Consorzio Intellimech; Innovhub SSI; Itia-Cnr; Politecnico di Milano

MOBILITÀ

Il Cluster Lombardo della Mobilità è un’associazione in corso di riconoscimento composta da 28 imprese, 5 associazioni, due università e due centri di ricerca. I soggetti confindustriali partecipanti al cluster sono l’Associazione Industriale Bresciana (tramite Cseab), Confindustria Bergamo, Confindustria Lecco e Confindustria Lombardia

SCIENZE DELLA VITA

Il Cluster lombardo scienze della vita (in corso di riconoscimento) vede la partecipazione di Assolombarda come associazione confindustriale e di 80 soggetti, tra cui 40 imprese. Fondatore è la

Fondazione Regionale Ricerca Biomedica, mentre il consiglio direttivo vede Frrb, Bracco, Accelera, Axxam, MolMed, Mario Negri, Univ. Bicocca, Univ. Pavia, Iszler, Ieo, Ao Treviglio

SMART COMMUNITIES

La Fondazione cluster smart cities & communities - Lombardia, conta 90 tra soci e fondatori. Di questi fanno parte nove grandi aziende, 57 Pmi, 5 università, 19 enti di ricerca e altri soggetti

(consorzi, associazioni, Ircss, aziende ospedaliere, aziende speciali, ecc.). Ne fanno parte anche Confindustria Monza e Brianza e Confindustria Bergamo

AMBIENTI DI VITA

Si chiama Cluster lombardo tecnologie per gli ambienti di vita. L’associazione vede la partecipazione di Confindustria Lecco (tramite l’università di Lecco), e conta tra i soci 10 Pmi, due grandi imprese, tre università, il Cnr, 5 Irccs, 10 altri enti tra cui associazioni, Camera di commercio, fondazioni, aziende ospedaliere, consorzi, cooperative, istituti scolastici