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Expo aggiudica la gara per la sicurezza

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Expo aggiudica la gara per la sicurezza

LE EMERGENZE

In questi giorni verranno

sciolti i nodi della Zara-Expo,

con una soluzione alternativa

Nasce il comitato

per l’accessibilità al sito

MILANO

La società Expo aggiudica la gara per la sicurezza, dopo l’ok dell’Autorità anticorruzione. Ad aver vinto è un raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte Ivri, Sicuritalia All System e Consorzio Prodest Milano, con un’offerta di circa 20 milioni. In tutto si parla di un migliaio di professionisti che si dovranno occupare di sicurezza e controllo degli accessi all’esposizione, dove nei giorni di mas sima affluenza si stima arriveranno circa 250 mila persone.

In particolare, per Securitalia si tratta di una conferma della partnership, visto che l’azienda è già da due anni fornitore per i cantieri di Expo di servizi di vigilanza armata e non, con 60 specialisti. In una nota il presidente e ad di Securitalia, Lorenzo Manca, stima che per il suo gruppo «saranno impiegate oltre 300 persone, di cui i due terzi saranno nuovi assunti».

Il settore della sicurezza è uno dei più delicati, soprattutto in questo momento. Le imprese vincitrici hanno esperienza nei poli fieristici, porti, aeroporti, tribunali ed insediamenti civili e militari con elevate esigenze di protezione. Sempre Securitalia fa sapere che per le attività di accoglienza e reception «utilizzerà tecnologie avanzate per l’individuazione di oggetti e di sostanze proibite ed apparati radiogeni, sia mobili che fissi, per il controllo di bagagli e merci».

Nei giorni scorsi il commissario unico di Expo Giuseppe Sala si era espresso con toni ottimistici sul livello di sicurezza del sito, dicendo che da una parte è certamente facile individuare un evento del genere come possibile bersaglio di attacchi della criminalità, come sempre accade in queste occasioni, ma al tempo stesso tutto è stato fatto per rendere il sito accessibile e sicuro. Inoltre gli inquirenti a Milano, dopo un incontro in procura, sembrerebbero aver allontanato il sospetto di complotti e attentati.

Dunque, a rendere più preoccupati in questi giorni i vertici dell’evento e del Comune di Milano è la gestione dei cantieri del lotto B1 della strada milanese Zara-Expo, fondamentale per l’accesso in auto al sito di Rho provenendo da Nord Ovest. Una delle tre aziende è stata interdetta dalla prefettura un mese fa, ed è al tempo stesso in concordato fallimentare. Ha però anche fatto ricorso al Tar. Quindi in questa ingarbugliata situazione, la stazione appaltante (Metropolitana milanese) e l’Anac devono decidere se individuare un’impresa sostitutiva. Ormai è chiaro che l’opera sarà completata in ritardo, e dovrà quindi essere individuata in questi giorni un’alternativa provvisoria (almeno per il primo mese di Expo). Inoltre a Milano si sta insediando un comitato per l’accessibilità.

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