Economia

A Varese un pezzo di Harvard

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Industria

A Varese un pezzo di Harvard

  • –Luca Orlando

L’incubazione di dieci start-up è solo la punta dell’iceberg.

Perché l’accordo tra Liuc-Università Cattaneo e Harvard Business School, arrivato al primo bilancio dopo poco meno di un anno di attività, ha prodotto risultati ad ampio raggio, confermando le attese dei promotori. La partnership, che ha portato alla nascita del primo centro di ricerca italiano sui temi della competitività affiliato alla rete internazionale della business school di Boston (9000 domande di ammissione all’Mba quest’anno, di cui solo il 12% accolte, da anni al top mondiale per qualità nelle classifica dei master), si pone come punto di riferimento per aiutare le aziende nel proprio percorso di crescita. Attività che l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness ha già avviato fornendo consulenza diretta a 20 imprese e 9 cluster tecnologici, arrivando anche a incubare una decina di start-up nei business più diversi: dai moduli tecnologici per dormire in aeroporto al sistema di baratto di coupon per la spesa; dalle bioraffinerie al design.

Partner dell’Institute è l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, che conferma a rilancia il proprio impegno su questi temi. «Oggi molti territori e città – spiega il Presidente dell’Unione Industriali, Giovanni Brugnoli – si candidano a essere la Silicon Valley d’Italia. Con l’Institute l’industria varesina, più prosaicamente, ma in maniera più concreta e, se vogliamo, per molti versi più ambiziosa, vuole affermarsi per ciò che è sempre stata: il territorio del saper fare impresa. Vogliamo essere una competitiveness valley, sia per le imprese high, sia per quelle medium tech. Non vogliamo solo fare da motore di sviluppo della dimensione tecnologica del nuovo modo di fare impresa, ma sostegno di nuova e tradizionale imprenditorialità in ogni suo aspetto».

«Dimostriamo di saper essere glocal – spiega il Presidente della Liuc, Università Cattaneo, Michele Graglia – coniugando propensione internazionale e attenzione al territorio. Siamo lieti di far parte con l’Institute di questo network e desideriamo mettere a disposizione delle nostre imprese le opportunità che nascono dalla collaborazione».

Come spiega il direttore dell’Institute Fernando Alberti, il sostegno alle imprese si sostanzia in diverse attività, tra cui realizzazione di ricerche di base e su commessa, formazione executive e specialistica, attività di consulenza e di advisory. L’Institute si sta anche occupando del piano strategico per Confindustria Lombardia, con focus sui 9 cluster tecnologici e le imprese mid-tech.

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