
Si rasserena il caso dei lavoratori interinali nello stabilimento Alenia Aermacchi di Grottaglie (Taranto). Tra ieri e oggi 19 dei 38 addetti ai quali, a fine anno, non fu rinnovato il contratto di lavoro, sono tornati in produzione. Da Alenia Aermacchi sono stati ricollocati in alcune aziende dell'indotto che operano nella stessa area dello stabilimento. Intanto nell'incontro che domani avranno con Alenia Aermacchi a Grottaglie, i sindacati metalmeccanici chiederanno all'azienda un piano di progressiva stabilizzazione degli oltre 200 interinali occupati nello stabilimento del Tarantino dove si producono da alcuni anni due sezioni della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787.
Il caso degli interinali rimasti a casa aveva sollevato polemiche all'inizio dell'anno. Questo perchè Alenia Aermacchi aveva confermato il contratto di lavoro, per due mesi, agli interinali rumeni e lasciato a casa gli italiani. Nello stesso tempo un'altra quarantina di interinali erano stati trasferiti dall'azienda dal sito di Foggia - dove fra l'altro si costruisce lo stabilizzatore di coda del Boeing 787 - a Grottaglie. In via informale l'azienda aveva poi chiarito che nessuno degli interinali era stato licenziato da Alenia Aermacchi, che questo personale è assunto dall'agenzia Quanta con contratto di somministrazione «lunga» e che la stessa Alenia Aermacchi avrebbe verificato le possibilità di un loro reimpiego. Il problema sorto ad inizio d'anno adesso può dirsi risolto perchè, appunto, 19 interinali sono tornati a lavorare con l'indotto di Alenia, mentre gli altri - molti dei quali di San Benedetto del Tronto - sono stati ricollocati altrove dalla stessa Quanta.
«Con Alenia Aermacchi, però, abbiamo bisogno di fare un punto complessivo - afferma Antonio Talò, segretario della Uilm Taranto - e domani porremo le nostre richieste. L'azienda ci dice che siamo un po' sotto il passo produttivo previsto che dovrebbe essere di 14 coppie di fusoliere al mese. Non abbiamo remore a discutere dell'aumento di produttività, ma chiediamo che si dia stabilità all'organizzazione del lavoro del sito di Grottaglie partendo dalla sistemazione dei lavoratori interinali. A fronte dei programmi di sviluppo dell'azienda e dell'evidente strategicità dell'aerospazio per tutta Finmeccanica, secondo noi ci sono - rileva Talò - i margini per affrontare questo discorso».
Intanto, in merito alle polemiche di fonte sindacale sulla presunta scarsa trasparenza di Alenia Aermacchi in merito alle assunzioni in Puglia, fonti industriali fanno rilevare che Alenia Aermacchi ha sempre pubblicizzato le opportunità di lavoro che interessavano gli stabilimenti pugliesi di Foggia e di Grottaglie. Negli ultimi due anni, sottolineano le fonti, sono stati pubblicati più annunci di lavoro relativi ad una “nota industria metalmeccanica del settore aeronautico”, Alenia Aermacchi appunto, che oggi, evidenziano sempre le fonti, occupa in complesso circa 2.000 persone negli stabilimenti di Foggia e Grottaglie. La stragrande maggioranza, sottolineano le fonti industriali, sono pugliesi e con un'eta media molto bassa, a testimonianza, si fa rilevare, del fatto che Alenia in Puglia ha garantito l'occupazione di molti giovani in anni in cui aziende del settore metalmeccanico mettevano in cassa integrazione il proprio personale.
© Riproduzione riservata