Mentre si discutono le nuove regole per il traffico in Canal Grande - divieto di transito ai kajak e sorpassi proibiti fra le gondole nelle ultime ordinanze dell’ufficio mobilità - a Venezia si realizza un progetto: quello dei vaporetti ad idrogeno, che già dal prossimo autunno potrebbero prendere servizio in laguna.
Il Bollettino ufficiale della Regione ha pubblicato la delibera che dà il via libera a Hepic (che sta per Hydrogen electric passenger Venice boat) per la progettazione e realizzazione del nuovo mezzo nautico: si tratta di una imbarcazione per il trasporto di circa 40 passeggeri, del tipo di quelle attualmente in uso per il servizio di linea dall’aeroporto Marco Polo al centro storico, ma dotata di un motore elettrico alimentato da un sistema ibrido, nel quale coesistono celle a combustibile idrogeno e batterie tradizionali.
A realizzare il primo esemplare della nuova imbarcazione - a emissioni zero e totalmente silenziosa - sarà un raggruppamento di imprese, denominato Hydrogen Park Green Water Mobility, che ha come capofila la veneziana Alilaguna e comprende il cantiere nautico Vizianello e la startup EconBoard, con l’apporto tecnologico di Enel Distribuzione, che realizzerà le infrastrutture per la movimentazione elettrica, e di Dolomitech, azienda trentina produttrice degli autobus a idrogeno utilizzati ai mondiali di sci nordico tenutisi in Val di Fiemme nel 2013.
La sfida tecnica consiste nel tradurre in chiave marina una tecnologia già utilizzata con eccellenti risultati nel trasporto su gomma. Hepic riparte dall’esperienza realizzata negli anni scorsi a partire dal varo dell’imbarcazione “Accadue”, primo progetto di successo a livello europeo per un’imbarcazione da diporto a propulsione a idrogeno. Rispetto a quel primo passo, nel 2014 si sono registrate le aperture sul tema della Commissione Europea, che ha emanato il 28 ottobre scorso una direttiva specifica per la realizzazione di un’infrastruttura comunitaria per la distribuzione di carburanti di origine non fossile.
«Abbiamo scelto di imprimere un'accelerazione a questo progetto – sottolinea Michela Coletto, presidente di Hydrogen Park e responsabile Enel Affari istituzionali Italia Nordest – perché crediamo fortemente nelle possibilità di sviluppo commerciale e industriale delle tecnologie legate all’idrogeno. Il nostro territorio, veneziano e nordestino, ospita già competenze industriali di eccellenza in questo settore che, grazie al nostro progetto, potranno essere messe in rete, aprendo la strada a interessanti prospettive di ulteriore sviluppo. A questo riguardo, credo che le manifestazioni veneziane collegate all’Expo potranno garantire una visibilità internazionale al lavoro delle nostre aziende, in un settore nel quale non esistono esperienze significative a livello europeo».
Alla Pubblica amministrazione «chiediamo di fare la sua parte – aggiunge Coletto – adeguando la normativa sull’uso dell’idrogeno nel trasporto acqueo in modo da dare prospettive certe allo sviluppo di queste tecnologie». Il progetto si inserisce nella linea d’investimento a favore delle imbarcazioni a emissioni zero di Alilaguna : «Alcuni mesi fa – spiega Fabio Sacco, presidente – abbiamo accolto con interesse la proposta di Hydrogen Park . Il motoscafo a idrogeno andrà ad affiancare i mezzi a propulsione elettrica che stiamo inserendo progressivamente nella nostra flotta».
«Abbiamo condiviso fin dall’inizio – osserva Matteo Ametis, vice direttore di Veneto Innovazione – il progetto di Hydrogen Park, con cui collaboriamo da alcuni anni. Siamo convinti che Hepic possa ambire a una dimensione europea, grazie all’integrazione che si propone di realizzare fra competenze di eccellenza applicate finora ad ambiti diversi. Ci auguriamo possa rappresentare un ulteriore stimolo per la messa a punto di una programmazione regionale degli interventi nel settore della mobilità sostenibile».
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