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Alba saluta il papà della Nutella: domani la camera ardente ad Alba

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Alba saluta il papà della Nutella: domani la camera ardente ad Alba

Oggi è la giornata della famiglia e del lutto privato, domani mattina l’apertura della camera ardente sin dalle prime ore del giorno e fino alle 20, nello stabilimento di Alba. Mercoledì i funerali. Alba, la cittadina delle Langhe piemontesi si prepara a salutare Michele Ferrero, il padre della Nutella, l’artefice del successo imprenditoriale della Ferrero, un colosso da 8 miliardi e 34mila dipendenti.

Il signor Michele, come tutti in questa zona del Piemonte chiamano il padre dell’azienda dolciaria tra le più importanti al mondo, è morto a 89 anni, sabato scorso, a Montecarlo. Nel pomeriggio in feretro è atteso ad Alba. «Sono ore di raccoglimento e di dolore – racconta il sindaco, Maurizio Marello – come accade quando viene a mancare un proprio familiare». Difficile spiegare il rapporto tra la città e l’uomo «che è stato artefice di tutto». E per il quale il sindaco ha deciso il lutto cittadino, mercoledì, il giorno dei funerali, con la chiusura delle scuole e degli esercizi commerciali. Quattro maxischermo saranno sistemati nelle piazze principali «per permettere a tutti – aggiunge il primo cittadino – di seguire la funzione».

«Marito, padre e nonno esemplare» nel necrologio pubblicato questa mattina dalla famiglia Ferrero, che ne ricorda il «fulgido esempio di vita, la visione imprenditoriale, lo spirito umanitario e la profonda dedizione al lavoro». Dal presidente della Repubblica al premier, messaggi di ricordo e di riconoscimento verso Ferrero. «Un innovatore, un grande italiano che ha portato a testa alta nel mondo la creatività, il talento la qualità, la capacità imprenditoriale del nostro Paese» ha scritto il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Un «imprenditore di razza» come lo definisce il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, protagonista «dell’Italia migliore» scrive il ministro dell’Interno Angelino Alfano.

«We are proud of you» scrivono i dipendenti sul sito web aziendale per rendere onore al patron della Ferrero. Il Financial Times, nella pagina che dedica all’industriale piemontese, parla del «Willy Wonka dei cioccolatai della vita reale».

Sarà lo stabilimento di Alba, il più grande tra i 20 poli industriali della Ferrero nel mondo, ad ospitare la camera ardente e l’omaggio alla storia di Michele Ferrero. Qui lavorano 4.500 persone, in un bacino di circa 70-80mila, e tutti hanno «un familiare che lavora in Ferrero» sottolinea il sindaco Marello.

A capo di un impero da otto miliardi di euro di fatturato e 34mila dipendenti, Michele Ferrero lascia la conduzione della multinazionale ai due figli, Pietro e Giovanni, nel 1997, pur restando attivo in azienda. Il maggiore, Pietro Ferrero, muore nel 2011 a causa di un arresto cardiaco. Oggi è Giovanni Ferrero l’unico amministratore delegato del gruppo.

Un impero familiare e internazionale insieme, presente con i suoi prodotti in 160 mercati e quarto al mondo tra le multinazionali del comparto dolciario, dopo la svizzera Nestlè. Che all’indomani della scomparsa di Michele Ferrero, sostengono gli analisti di Société Générale, potrebbe tornare alla carica per tentare di conquistare l’azienda di Alba, visto l’interesse manifestato in passato.

Uomo discreto, con pochissima visibilità mediatica ma con una visione imprenditoriale di successo, in grado di interpretare le tendenze del mercato e dei consumi e capace di comunicare con efficacia negli anni. Per Francesco Paolo Fulci, presidente della società, Ferrero è stato «uno dei simboli del saper fare dell’Italia nel mondo». Il creatore della Nutella «ha creato prodotti che sono bandiere del nostro Paese ovunque».

Il 70% del fatturato del colosso piemontese – fatturato passato in 10 anni da 5 a 8,4 miliardi – arriva dai primi dieci prodotti della Ferrero. Dalla Nutella ai Ferrero Rocher. Cioccolato e nocciole, dunque, ma anche TicTac. Nell’ultimo anno gli stabilimenti della Ferrero hanno “macinato” circa 120mila tonnellate di cacao, 140mila di latte, 390mila di zucchero e 90mila tonnellate di nocciole. Nel solo stabilimento di Alba, vengono utilizzate in media oltre 1.000 tonnellate al giorno di materie prime.

Da oltre trent’anni è attiva sul territorio la Fondazione Ferrero, con sede ad Alba. La cura degli ex dipendenti e la promozione di iniziative culturali ed artistiche le principali missioni dell’ente. Pochi giorni fa si è chiusa l’ultima mostra organizzata dalla Fondazione, dedicata a Felice Casorati. Ma è nella “presa in carico” degli ex dipendenti Ferrero che si trova la traccia più caratteristica dell’azione della Fondazione sul territorio. Iniziative di animazione culturale, con l’obiettivo di promuovere un «invecchiamento attivo».

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