Economia

Lucart cresce a due cifre e punta al packaging

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TOSCANA

Lucart cresce a due cifre e punta al packaging

Due anni fa acquisì le attività italiane della multinazionale cartaria Georgia Pacific, assicurandosi così i brand Tenderly e Tutto, leader nel mass market della carta per usi igienici e domestici. Ora il gruppo cartario Lucart, che fa capo alla famiglia lucchese Pasquini, accelera il rilancio dei due marchi grazie a nuovi investimenti e nuovi prodotti, e si prepara a un'ulteriore espansione. «Puntiamo a sviluppare le forniture per comunità e guardiamo anche all'ingresso in nuovi settori, come ad esempio il packaging», annuncia Antonio Pasquini, patron del gruppo che realizza un fatturato di 450 milioni di euro, per il 20% all'export, con 1.400 dipendenti tra Italia (5 stabilimenti) e Francia (2) e una capacità produttiva di 350mila tonnellate all'anno (più di 250mila tonnellate di tissue, 90mila di carta monolucida).

Dall'acquisto a oggi Tenderly e Tutto sono cresciuti a due cifre, con un aumento della quota di mercato del 12%, «in controtendenza rispetto al comparto tissue che in Italia è coperto da una produzione doppia rispetto alla domanda», spiega il direttore marketing e commerciale di Lucart, Massimo Gai. E se il fatturato dei due marchi è passato da 85 milioni a oltre 100 milioni nel giro di due anni, ora il gruppo lucchese punta a un salto ulteriore con i nuovi prodotti, tra cui il rotolone multiuso per la casa battezzato TuttoFlash “3 in 1” che abbina l'assorbenza del tissue alla resistenza assicurata dalla tecnologia air laid (permette di ottenere un prodotto simile al tessuto con le qualità della carta, naturale e biodegradabile).

«Investiamo tre milioni di euro all'anno in ricerca e innovazione, che restano il driver di questo settore, fondamentale per stimolare il consumatore», spiega Gai. In quest'ottica vanno anche gli investimenti nello stabilimento di Castelnuovo Garfagnana (Lucca), acquisito da Georgia Pacific insieme con quello di Avigliano (Potenza), dove è in via di completamento un investimento da dieci milioni di euro che ha permesso di rifare le linee di trasformazione.

Il 2014 si è chiuso con una crescita di fatturato vicina al 5%, legata al mercato italiano e allo sviluppo dell'area professional sui mercati esteri, destinati a pesare sempre di più sia in termini di sbocco che di produzione. Anche perché in Francia l'energia, prima voce dei costi di produzione per il settore cartario, costa il 30% in meno, mentre in Italia il settore è stato ulteriormente penalizzato dal provvedimento che introduce, per le aziende con impianti di cogenerazione ad alto rendimento, una tassa pari al 5% del valore degli oneri sull'energia consumato in sito. Nel frattempo Lucart – pioniere della filosofia ecologica e leader nella carta prodotta da riciclo dei cartoni per bevande, grazie a una tecnologia innovativa sviluppata negli stabilimenti di Diecimo, nel comune di Borgo a Mozzano (Lucca) e di Laval sur Vologne (nel dipartimento dei Vosgi, in Lorena) - continua gli investimenti in sostenibilità ambientale. I risultati evidenziati nel rapporto 2013 sulla sostenibilità ambientale, il nono elaborato dal gruppo lucchese, indicano 1900 tonnellate di co2 in meno immesse in atmosfera in un anno, grazie all'utilizzo di energia fotovoltaica, trasporto su rotaia e, appunto, materie prime ottenute dal riciclo delle fibre di cellulosa presenti nei cartoni per bevande.

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