Economia

Altri 32 lavoratori a tempo determinato per la manutenzione di Pompei

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BENI CULTURALI

Altri 32 lavoratori a tempo determinato per la manutenzione di Pompei

Ales potenzia il proprio impegno a Pompei. La società in house del Mibact si appresta a sottoscrivere con la soprintendenza vesuviana a statuto speciale una seconda convenzione che porterà nel sito altri 32 lavoratori a tempo che presteranno servizio dall’1 marzo al 30 novembre 2015. Novità non di poco conto: mentre i loro 53 predecessori sono stati assunti per svolgere mansioni amministrative, tecniche e di accoglienza, stavolta gli addetti di Ales si occuperanno anche di attività di manutenzione.

Non è ancora noto il costo complessivo dell’operazione, ma si sa da dove verranno attinte le risorse per finanziarla: dai 105 milioni del Grande progetto Pompei che dovranno essere giocoforza spesi entro fine 2015, pena la revoca dei soldi da parte della Ue. Un progetto partito con il freno a mano tirato (correva l’anno 2012) che da luglio a oggi, complice il Piano d’azione imposto da Bruxelles, ha conosciuto un’accelerazione e che, in questo 2015 appena cominciato, vuole correre ancora di più. Non a caso gli ultimi nove cantieri del Piano delle opere, di importo complessivo pari a 7,3 milioni, saranno assegnati tramite affidamento diretto ad aziende «qualificate» che Invitalia ha raccolto in una shortlist (che ancora non è stata resa pubblica). E sempre non a caso si torna alla partnership con Ales, piuttosto che mettere a bando «attività di supporto alla realizzazione di interventi per il miglioramento della fruizione; attività di supporto alla realizzazione di interventi per il miglioramento del decoro; attività di supporto al monitoraggio dello stato di conservazione di superfici murarie e apparati decorativi lungo gli assi viari e le aree fruibili» e «attività di studio e diagnostica», ossia le quattro aree di intervento che adesso saranno affidate alla società in house del Mibact amministrata da Giuseppe Proietti.

La nuova partnerhip, da quanto risulta al Sole 24 Ore, porterà a Pompei in tutto 32 persone, di cui un responsabile di progetto, un ingegnere con l’incarico di supervisor, un archeologo per il supporto scientifico, cinque restauratori, 13 operai specializzati, cinque operai qualificati, due archeologi specializzati in analisi tecnica dei monumenti antichi, due architetti specializzati in analisi del degrado, un archeologo specializzato in rilievo dei monumenti antichi e un architetto specializzato in diagnostica dei beni culturali. Sarà ovviamente Ales a occuparsi della selezione del personale, come avvenne per la convenzione dell’anno scorso, quando nonostante le posizioni in palio fossero poco più che 50 arrivarono novemila candidature. Per individuare i profili fu necessario più tempo del previsto e si dovette tamponare con lavoratori in somministrazione. Pompei non è mai una passeggiata. Più che mai se si va di fretta.

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