Economia

Bilancio energetico e strategie di produzione: a Palazzo San Macuto se ne…

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appuntamento il 24 febbraio

Bilancio energetico e strategie di produzione: a Palazzo San Macuto se ne discute con FareAmbiente

«Nuove strategie e tecnologie per la produzione di energia. Il bilancio energetico». È il tema del convegno che FareAmbiente in collaborazione con Enel terrà martedì
24 febbraio, dalle 10 alle 14, presso la sala del Refettorio di Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati.

Il meeting è una delle iniziative intraprese da FareAmbiente nell'ambito di una più
vasta campagna sull'educazione all'uso intelligente e consapevole dell'energia,
sottolineando sempre che, al di là di facili ideologismi e di luoghi comuni, essa non è
mai abbondante, non è mai pulita e soprattutto non è mai a buon mercato.

L'intento è di informare i cittadini sui metodi di produzione e la provenienza dell'energia
che utilizzano. Inoltre, è importante spiegare al consumatore perché in Italia non si ricava energia dal biogas ma si utilizzano soprattutto fonti fossili - sottolinea Vincenzo Pepe, presidente di FareAmbiente, Movimento ecologista europeo - . Spesso accade che i cittadini italiani prendano coscienza del problema energetico solo in presenza di bollette sempre più care, tra le più alte d'Europa, o in caso di black out».

L'Italia acquista dall'estero una buona parte di elettricità che consuma, quasi sempre
prodotta da centrali nucleari ubicate in prossimità dei confini mentre, quella di produzione nazionale proviene per lo più dal petrolio, carbone o gas.

Il Belpaese per giunta, non ha nemmeno un vero e proprio piano energetico nazionale che
indichi chiaramente quanto si produce, si compra e si consuma.
«Nemmeno i comuni stilano un bilancio energetico, anche se per legge quelli al di sopra dei 15mila abitanti dovrebbero farlo - osserva Pepe -. Educazione all'energia, invece, significa anche ricercare nuove tecniche di produzione che vanno dal rinnovabile alla futura fusione nucleare, cioè energia nucleare pulita che si otterrà, speriamo presto, dalla fusione di atomi di idrogeno e non rilascia scorie radioattive. Per centrare questo obiettivo però, è fondamentale non abbandonare la ricerca. È fondamentale quindi, farne un uso oculato per contenere la spesa e limitare i danni ambientali». «Perché per quanto possano dire i soliti professionisti della disinformazione mediatica, l'energia a impatto zero non esiste e bisogna prendere atto che per averla bisogna comunque pagare un prezzo all'ecosistema che ci circonda».

Al convegno parteciparanno, oltre a Vincenzo Pepe, presidente nazionale FareAmbiente, anche Cosimo Maria Ferri (sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia;
Angelo Attaguile (segretario di presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta
della Camera sul fenomeno delle mafie); Sabrina Capozzolo (membro della commissione
Finanze di Montecitorio); Paolo Russo (membro della commissione Agricoltura della
Camera dei deputati); Marco Pezzaglia (Consorzio italiano biogas); Massimo Bruno
(responsabile affari istituzionali Italia di Enel); Carlo De Masi (segretario generale Flaei Cisl); Benedetta Sebastiani (responsabile attività legislativa e rapporti parlamento di
Terna); Carlo Bagnasco (CEO Energetic Source S.p.a.); Guido Castelli (presidente
IFEL); Emilio Corea (responsabile settore energia di FareAmbiente e Gaetano Cecchetti,
già ordinario di chimica dell'ambiente presso l'università di Urbino.

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