Economia

Italia fanalino di coda nella Ue digitale

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INDAGINE DI BRUXELLES

Italia fanalino di coda nella Ue digitale

Peggio dell’Italia fanno solo Grecia, Bulgaria, Romania. A dirlo è il nuovo indice dell’economia e della società digitali (Desi - Digital economy and society index) messo a punto dalla Commissione Ue. Mettendo insieme 33 indicatori racchiusi in 5 macrocategorie (connettività, competenze digitali, attività online, integrazione delle tecnologie digitali, digitalizzazione dei pubblici servizi) l’Italia risulta 25esima sui 28 Paesi dell’Ue.

Per la Ue, l’Italia è nel gruppo dei Paesi con «prestazioni basse». E con lo 0,36 di punteggio complessivo (si va da 0 a 1) il Paese battistrada, la Danimarca, è decisamente lontano (0,68) mentre il fanalino di coda Romania (0,31) è davvero a un passo.

A livello generale la maggior parte dei cittadini dell’Ue usa ormai internet regolarmente e a connettersi alla rete nel 2014 è stato ben il 75% dei cittadini contro il 72% del 2013. Ma questa media si colloca all’interno di un range che vede in testa il Lussemburgo con il 93% e ultima la Romania (48%). Detto questo, sui primi tre gradini del podio nel ranking dell’Europa digitale la Ue mette Danimarca, Svezia e Paesi Bassi. Il Regno Unito è al sesto posto, la Germania al decimo, la Spagna al dodicesimo, la Francia al quattordicesimo. Tutti sono sopra la media europea (0,47). Per l’Italia la strada disegnata dall’indice Desi è invece indubitabilmente in salita. Il Paese ha «il livello di copertura più basso dell’Ue» per le connessioni internet veloci (solo il 21% contro il 62% di media Ue) e sul fronte degli abbonamenti a banda larga fissa (il 51% contro il 70% di media). Se dalla banda larga (sopra i 2 Mbps di velocità) si va a quella ultralarga (con velocità superiore ai 30 Mbps) il 2,2% degli abbonamenti rispetto al totale degli abbonati a banda larga fissa è ben lontano dal 22% di media Ue.

Si sbaglierebbe però a pensare che per l’Italia si tratti solo di un problema di infrastrutture. Il messaggio chiaro che arriva da Bruxelles è che sulla domanda c’è da lavorare. E molto.

Basti pensare che a utilizzare Internet è il 59% della popolazione (di età compresa fra 16 e 74 anni) contro il 75% di media Ue. La percentuale è fra le più basse in Europa e pone l’Italia al 25esimo posto in classifica. E a questo va aggiunto che c’è un 31% di popolazione italiana che non ha mai usato Internet. Quelli che invece navigano fanno poca lettura (60%, 26esima posizione) dei giornali online, basso uso di Tv su internet (0,5%, ultimi in Ue) e video on demand (20%, 21esimi), pochi social network (58%, 22esimi). Anche se sono aumentati shopping online e home banking.

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