Economia

La Puglia guarda a Est e al Kazakistan

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

La Puglia guarda a Est e al Kazakistan

Si intitola “Smart Puglia 2020 International Buyers Meeting” destinato a 125 imprese pugliesi che da oggi a venerdì incontreranno 70 buyers di 13 paesi esteri, con in testa Russia, Bielorussia e Kazakistan. Per 3 giorni in questo meeting internazionale – promosso e organizzato dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico con il supporto di Sprint Puglia (sportello per l’Internazionalizzazione) – le imprese della regione avvieranno relazioni commerciali soprattutto verso l’Eurasia in settori strategici specifici.

Cresce, a sorpresa – nonostante l’embargo che pesa sull’ortofrutta – l’interscambio commerciale tra la Puglia e la Russia. Nei primi 9 mesi del 2014 è aumentato del 19,4% in valore (279,8 milioni di euro), in controtendenza rispetto ai dati nazionali che segnavano una diminuizione, secondo i dati Istat Coeweb-commercio estero,del 15,7%. Ma non c’è solo la Russia e i settori con potenzialità espansive sono diversi. Come la green economy. La Puglia infatti è regione leader in Italia nella produzione di energie rinnovabili (il 17% di quella nazionale) e vuole svilupparlo anche in vista di Expo 2017 “Il futuro dell'energia” che si terrà ad Astana, in Kazakistan, paese in cui la green economy – secondo il nostro ministero degli Affari Esteri – presenta margini di espansione perché «il Governo del presidente Nazarbayev vi attribuisce molta importanza».

Tra le azioni in programma vi sono infatti «la messa in funzione di piccole nuove centrali idroelettriche per il 2015 e la costruzione di impianti eolici con una produzione di circa 400 milioni kWh, gestione dei rifiuti (impianti di trattamento), sviluppo di impianti a gas per riscaldamento e trasporto urbano».Oltre alla green economy, anche il mobile è un settore strategico per l’economia regionale: l’export pugliese verso la Russia ha messo a segno,infatti, un +4,4% in valore nei primi 9 mesi 2014 e un +189,3% in Bielorussia. Numeri da record per l’industria creativa, con export verso la Russia a +175% (oltre 2 milioni) per i prodotti di attività artistiche, intrattenimento e divertimento e +1.789,9% per i prodotti audiovisivi, dell’editoria e delle attività radiotelevisive.«Per superare la crisi bisogna internazionalizzare – dice Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico. Occorre diventare players globali e noi lo stiamo facendo nell'agroalimentare, abbigliamento, meccanica, meccatronica ed edilizia».

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