Economia

Packaging: campagna americana per Nordmeccanica

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Packaging: campagna americana per Nordmeccanica

Nuovo stabilimento “Made in Usa” per Nordmeccanica. L’azienda piacentina specializzata in macchine per il packaging alimentare (che nel I trimestre 2015 stima le vendite in Nord America in crescita del 10-12% rispetto al 2014) ha aperto un nuovo stabilimento di mille metri quadrati alle porte di New York. Un investimento da 1,5 milioni di euro che si aggiunge a quello, già attivo dal 2001, di Long Island.

«Nel 2014 – ha spiegato il presidente di Nordmeccanica, Antonio Cerciello – il Nord America ha inciso per il 12% su un fatturato complessivo dell’azienda pari a 82 milioni di euro, una quota che contiamo di accrescere nel 2015, grazie soprattutto alla tecnologia solventless, a impatto ambientale zero, che utilizza l’acqua al posto dei solventi chimici, e alla metallizzazione, oltre all’aiuto di un cambio euro/dollaro finalmente più favorevole». Un mercato, quello nordamericano, che per Nordmeccanica è cresciuto, negli ultimi anni, intermini di fatturato, di oltre il 15% l’anno.

In Usa e Canada, sono clienti di Nordmeccanica alcuni tra i maggiori produttori mondiali di film plastici e imballaggi flessibili che, grazie alle apparecchiature “made in Italy”, realizzano fogli e pellicole a più strati capaci di garantire chiusura ermetica, igienicità totale e resistenza alla movimentazione, utilizzati per le confezioni alimentari e farmaceutiche e per produzioni ad alta tecnologia, tra cui l’abbigliamento tecnico e i sistemi di blindatura.

A novembre scorso, Nordmeccanica aveva firmato un accordo senza precedenti con il colosso del packaging Amcor, che si è impegnato ad acquistare in esclusiva le macchine Nordmeccanica per gli imballaggi flessibili per i suoi 37 stabilimenti in in Cina, Indonesia, Thailandia, Malesia , Filippine, Australia e Nuova Zelanda. «La partnership con Amcor — aveva sottolineato, allora, Cerciello – rappresenta per Nordmeccanica (fondata nel 1978 e rilevata nel 1998 dalla famiglia Cerciello, 100 milioni di euro di fatturato 2014, + 14% rispetto al 2013, 280 dipendenti, stabilimenti in Italia, in Cina e negli Stati Uniti, oltre a due sedi dirette in India e Argentina e un a rete di rappresentanze che copre 87 Paesi) il coronamento di una strategia di espansione internazionale».

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