Economia

Oil&Gas: impianti Tosto per 50 milioni dall’Abruzzo in tutto il…

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Oil&Gas: impianti Tosto per 50 milioni dall’Abruzzo in tutto il mondo

Da Chieti la Walter Tosto, leader nei grandi impianti di caldareria per l’Oil & Gas (fatturato 2014: circa 100 milioni di euro; Ebitda: circa 10 milioni), si è aggiudicata dai più grandi player internazionali del settore cinque mega forniture in Turchia, Kuwait, Messico e Stati Uniti per un valore di oltre 50 milioni di euro.

L’azienda abruzzese (oltre 550 dipendenti, un fatturato di circa 100 milioni di euro e un Ebitda del 10% pari a circa 10 milioni) continua la strategia di espansione sui mercati internazionali ma mantiene i processi di produzione in Italia. L’alta specializzazione e la tecnologia hanno convinto cinque colossi del settore: Socar Turkey Enerji A.S. (STAR), KNPC, Pemex, Fluor/Marathon e Technip Badger.

Gli impianti saranno completamente realizzati negli stabilimenti di Chieti e Ortona e verranno spediti via nave direttamente dal workshop situato all’interno del Porto di Ortona. Grazie a queste commesse e alle norme del Jobs Act – spiega una nota del gruppo – sono previste nuove assunzioni.

In Turchia il Gruppo teatino si è aggiudicato la fornitura di 19 scambiatori di calore ad alta pressione (del diametro di circa 2 metri e lunghezze massime di 8 metri), per il progetto Star Aegean Refinery, un impianto che verrà costruito nel comparto industriale della città di Izmir, nel sud del Paese, e che servirà alla raffinazione di oltre 10 milioni di tonnellate di greggio per anno, destinati all'industria petrolchimica locale e per il fabbisogno di carburanti e affini. La raffineria, il cui costo complessivo si aggira intorno ai 5,7 miliardi di euro, è realizzata dall’Ute Tsgi con sede a Madrid, composta da 4 aziende di livello internazionale: la spagnola Tecnicas Reunidas, l’italiana Saipem, la Coreana GS Engineering & Construction e la Giapponese Itochu. In Kuwait Walter Tosto si è aggiudicata dalla joint venture tra Petrofac di Sharjah (Emirati Arabi), Samsung Engineering (Corea) e CB&I (Olanda) la fornitura di tre reattori hydrocracking (del diametro superiore ai 4 metri, lunghezza di 25 metri e peso di 2mila tonnellate) per il progetto Clean Fuel (CFP), che trasformerà le due raffinerie oggi esistenti di Mina Abdulla e Mina Al-Ahmadi in un complesso di raffinazione integrato che soddisferà i requisiti del moderno mercato mondiale dei carburanti. Dalla compagnia petrolifera messicana Pemex, la seconda impresa non pubblica a livello mondiale per valore di mercato totale, Walter Tosto fornirà due HDS Reactors: i reattori hanno dimensioni importanti, con pesi che si aggirano intorno alle 350 tonnellate, e saranno destinati all’unità HDS (hydrodesulfurization) della Raffineria Madero a Ciudad Madero, Tamaulipas. Negli Stati Uniti, infine, il gruppo teatino si è aggiudicato due commesse da Fluor/Marathon e Technip Badger «per la fornitura rispettivamente di 1 HDS Reactor e 2 Treating Column (di dimensioni importanti e peso di circa 300 tonnellate), e di uno scambiatore Stacked Exchanger, un Reactor Reheater, un Primary ed un Secondary Reactor, necessari per il processo di produzione di etilbenzene e monomero di stirene».

«L’aggiudicazione di questi ordini non è stata facile, perché ci siamo dovuti confrontare con i 15 fornitori più agguerriti al mondo – spiega l’ad Luca Tosto –. Ma abbiamo avuto la meglio grazie anche alla nostra capacità di abbreviare i tempi di consegna, inferiori a quelli indicati dalle aziende concorrenti». E aggiunge: «Ogni anno investiamo 5 milioni in ricerca & sviluppo». L’azienda prevede di chiudere il 2015 con un portafoglio ordinativi di oltre 250 milioni di euro dalla clientela internazionale.

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