Economia

Corsa contro il tempo per il Testo unico sul vino

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sarà presentato al vinitaly

Corsa contro il tempo per il Testo unico sul vino

Corsa contro il tempo per il Testo Unico del vino. Il provvedimento che si propone di introdurre alcune importanti semplificazioni burocratiche nel settore vitivinicolo dovrebbe essere presentato nel corso del prossimo Vinitaly di Verona (in programma dal 22 al 25 marzo prossimi). Al momento, secondo quanto annunciato dal relatore del provvedimento, il parlamentare Pd e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, Massimo Fiorio, è stato depositato presso la stessa Commissione.

Gli ultimi dettagli però sono ancora da limare
È stato però lo stesso Fiorio a chiarire l'iter del provvedimento. «La proposta di legge – ha spiegato Fiorio – verrà ufficialmente presentata nel corso del prossimo Vinitaly. Tuttavia il testo base, è ancora in fase di ultimazione. Tuttavia sono molto soddisfatto perché il documento è riuscito a sintetizzare, nei tempi che ci eravamo prefissati, i contenuti delle proposte di legge presentate, recependo le indicazioni suggerite dalle associazioni di categoria e dagli attori della filiera».

Un testo che riunisce due distinte proposte
Prima ancora di semplificare gli adempimenti burocratici all'interno della filiera vitivinicola, il provvedimento allo studio almeno snellisce le proposte di legge, sintetizzando infatti le due differenti bozze che erano state depositate presso la stessa Commissione Agricoltura, una firmata dal parlamentare Pd Luca Sani, e la seconda invece dall'onorevole, sempre Pd, Nicodemo Oliverio. Proprio nell'ottica di armonizzare le due proposte di legge è stato costituito in seno alla Commissione Agricoltura, un comitato ristretto che sta analizzando le semplificazioni da realizzare.

Semplificato il sistema di certificazione e controllo
L'aspetto principale sul quale verterà la nuova proposta di legge sarà quella dello semplificazione del sistema di certificazione e controllo. In primo luogo estendendo il campo d'azione del “registro unico dei controlli” introdotto con il decreto 91/2014 meglio noto come “Campolibero”. Ma soprattutto garantendo attraverso l'informatizzazione un collegamento più stretto fra i vari organismi pubblici e privati che operano nell'ambito dei controlli e delle certificazioni.

Per fare un esempio le diverse strutture di controllo che operano su una medesima denominazione devono raccordarsi sul fronte delle visite ispettive. In modo tale che un produttore venga sottoposto a un'unica visita ispettiva (i cui risultati devono essere condivisi fra le differenti strutture) e non a tanti controlli quanti sono i diversi organismi coinvolti. «Si tratta di un provvedimento innovativo – ha concluso Fiorio – che introduce modifiche e snellimenti burocratici sulla commercializzazione, le denominazioni di origine, le indicazioni geografiche, le menzioni tradizionali, la gestione, i controlli ed il sistema sanzionatorio dei prodotti vitivinicoli».

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