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L’aerospazio della Campania si espande in Sardegna

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L’aerospazio della Campania si espande in Sardegna

Il Cira entra a far parte del Distretto Aerospaziale della Sardegna (Dass). In questo modo il Centro per le ricerche aerospaziali di Capua, che è già socio fondatore del Distretto Aerospaziale della Campania, punta a rafforzare la propria partecipazione ai Distretti Aerospaziali con l’obiettivo di migliorare il coordinamento delle competenze tecnologiche e industriali delle diverse regioni, di fare sistema per accrescere le potenzialità e la competitività dell’intero comparto aerospaziale italiano.

I soci del Cira hanno sottoscritto l’aumento di capitale necessario per attuare l’ingresso nella compagine societaria del Distretto Aerospaziale della Sardegna, acquisendo una quota del valore di 4.600 euro corrispondente al 6% del capitale sociale che ammonta a 76.122 euro.
«Quella del Dass è un’iniziativa di grande importanza a cui il Cira – dice il presidente del Centro di ricerca Luigi Carrino – deve assicurare il massimo appoggio in termini di capacità e di conoscenze. Non faremo mancare i nostri contributi sia per la parte aeronautica che per la parte spaziale. Temi come quelli dell’accesso allo spazio, della sicurezza del volo, del monitoraggio ambientale, in cui il Cira è impegnato da anni, sono temi condivisi con il Dass, e con esso saranno ulteriormente sviluppati».

Nello scenario nazionale il Dass contribuisce nell’ambito del cluster tecnologico aerospaziale italiano attraverso la messa a disposizione delle infrastrutture che mancano negli altri distretti attivi nel Paese, per attività di sviluppo sperimentale, test, validazione, omologazione come pure di training di sistemi e tecnologie per l’aerospazio. Il Radio Telescopio presente in Sardegna, ad esempio, può diventare il più importante a livello europeo con riferimento alle problematiche di sicurezza spaziale generate, ad esempio, da detriti spaziali e asteroidi in potenziale rotta di collisione con la Terra e con i satelliti orbitanti. Un altro settore su cui il Dass punta è quello dei test sui droni, di ogni tipo e dimensione, data la presenza di infrastrutture particolarmente adatte a tali attività come gli aeroporti di Fenosu e Tortolì, oltre agli 800 metri di pista presenti all’interno del Poligono interforze Salto di Quirra (Pisq). Il Distretto è inoltre molto attivo anche nei settori dell’esplorazione dello spazio e dell’utilizzo di dati satellitari per il monitoraggio ambientale e la prevenzione delle sciagure.

«Attualmente il Distretto non ha dipendenti propri ma l’insieme dei soci che ne fanno parte garantisce lavoro a oltre 250 persone – precisa il presidente, Giacomo Cao – Un obiettivo che credo possa essere come minimo raddoppiato da qui al 2020. Stiamo puntando a un accordo di programma con la Regione a valere sul Por che potrebbe consentire anche l’accesso ai fondi di coesione europei 2014-2020; stiamo parlando di un miliardo circa per la Sardegna per la sola tematica aerospazio, una cifra importante che consentirebbe di pensare e agire molto in grande».

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