I bancari hanno un nuovo contratto. Prevede un aumento di 85 euro che garantisce il recupero dell’inflazione e scadrà il 31 dicembre del 2018. La sigla, arrivata questa mattina presto dopo un serrato confronto, scongiura l’eventuale disapplicazione del contratto stesso, che avrebbe lasciato gli oltre 300mila lavoratori senza tutele.
Adesso il testo siglato da Abi e dalle 8 sigle presenti al tavolo (Fabi, Fiba, Fisac, Uilca, Unisin, Dircredito, Sinfub e Ugl credito) verrà sottoposto sia all’attenzione del Comitato esecutivo di Abi, sia alle assemblee dei lavoratori che i sindacati convocheranno nei prossimi giorni e che dovrebbero concludersi a metà aprile.
Oltre all’aumento di 85 euro (esattamente lo stesso del contratto del commercio siglato ieri) l’intesa si caratterizza per le soluzioni che le parti hanno individuato per l’occupazione e l’occupabilità: quelle che fanno parlare di contratto dall’anima sociale.
Nel dettaglio è stata mantenuta e difesa l’area contrattuale, sono stati valorizzati gli inquadramenti, il salario d’ingresso per i giovani assunti attraverso il fondo per l’occupazione è stato aumentato dell'8% e, dal punto di vista sociale, è stata creata una piattaforma bilaterale per la ricollocazione nel settore del personale licenziato in caso di crisi aziendali. In tema di modello di banca, creazione di nuove attività e professioni sono stati previsti confronti con le banche, attraverso un monitoraggio periodico.
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