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    Dossier | N. 10 articoli

    Dal Gruppo Romeo un «Manifesto» per la riqualificazione delle città

    Alla notizia del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco a partire dal prossimo novembre – con tutto quello che comporterà in termini di organizzazione e preparazione all'evento della città eterna – qualcuno avrà tremato e qualcun altro avrà gioito. Tra questi certamente c’è Alfredo Romeo, patron del gruppo omonimo, di recente eletto presidente di Ifma Italia, la più grande organizzazione al mondo di facility management.

    Quartier generale a Napoli e attività in tutta Europa, il gruppo Romeo è specializzato nella gestione, programmata e integrata, di tutti quei servizi legati alla migliore amministrazione degli spazi urbani e degli immobili. Manutenzione, sicurezza, traffico, pulizia, illuminazione, logistica: il tutto in una logica efficiente che dovrebbe garantire qualità e risparmio. Insomma, quale migliore occasione di un Giubileo per mettere in pratica un know how così raffinato?

    D’altra parte che non si tratti di una velleità ci sono i numeri a dimostrarlo: 250mila immobili per un milione e mezzo di cittadini-utenti già utilizzano i servizi del gruppo Romeo che vanta perciò nel campo un’esperienza più unica che rara. Tanto da aver suggerito la redazione di un vero e proprio Manifesto che possa preludere a una sorta di Piano Marshall nel campo della ristrutturazione e riqualificazione delle città.
    Il tutto, spiega l’imprenditore-manager, nella logica di assicurare al cittadino la migliore qualità della vita possibile. Oggi, insiste, le nostre città si sono trasformate in prigioni spesso sgangherate e maleodoranti. Il più delle volte insicure. Ma a tutto c’è rimedio, afferma, purché si voglia agire con fantasia e coraggio. E, naturalmente, norme che consentano di trasformare le foreste pietrificate nelle quali abitiamo in giardini ridenti.

    Il trucco è guardare ai bisogni della gente, che per Romeo sono soprattutto inquilini e proprietari, e cercare in tutti i modi di soddisfarli. In un settore, poi, dove la conservazione fa da padrona anche a costo di lasciare case e strade nella trascuratezza che caratterizza i nostri panorami urbani. È una questione di cultura, ancora una volta, che deve affermarsi in un mondo dove l’innovazione è scambiata per speculazione e dunque normalmente vietata.

    Eppure non esiste un volano economico più potente del rifacimento e della gestione intelligente delle nostre città. La riqualificazione urbana può rappresentare la fabbrica di domani dove imprenditori, professionisti, lavoratori di tutti i tipi, banchieri e finanzieri, possono trovare utile sbocco alle proprie capacità. Il Paese riparte se riparte la sua edilizia, ancora meglio se agganciata a seri modelli d’interpretazione della modernità.
    Forte della sua esperienza e del collegamento internazionale con Ifma, il gruppo Romeo intende anche collaborare all’organizzazione di un vasto programma d’informazione e formazione che possa fornire a un mercato in crescita costante tutte le figure professionali connesse al facility management. Che sono, come gli addetti ai lavori sanno, molto più numerose e impegnative di quelle che si potrebbero immaginare.

    Anche in questo caso si tratta di sollecitare sensibilità che vanno dall’architettura alla tecnologia (in Romeo gestioni la direzione del Facility Management studia già da tempo l’implementazione per l’utilizzo dei droni e di materiali stampati in 3D), dalla gestione aziendale all’ecologia, dalla finanza all’impresa; con un impatto sull’occupazione ritenuto tra i più consistenti per i prossimi anni solo considerando le opportunità fornite dalla riforma del catasto e l’anzianità del patrimonio immobiliare italiano, la cui bonifica e messa in sicurezza sono ritenute priorità dallo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi.

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