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Siad investe 12 milioni in Sardegna e guarda al Brasile

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Siad investe 12 milioni in Sardegna e guarda al Brasile

Uno sguardo all’Italia e uno al Brasile. Siad (la Società Acetilene e Derivati) fondata a Bergamo nel 1927 e specializzata nei gas tecnici per l’industria investe ancora una volta in Sardegna (dopo l’impianto di Macomer). Da fine anno opera a regime il nuovo impianto di Porto Torres. Un investimento da 12 milioni di euro per produrre a ciclo continuo azoto gassoso e aria compressa destinati al complesso della chimica verde di Matrica.

Si tratta di gas inerti utilizzati nel ciclo produttivo delle bioplastiche della jointventure, lanciata lo scorso anno, da Eni Versalis e Novamont. In realtà, i posti di lavoro non sono molti, 10 addetti in linea, ma, ha spiegato l’amministratore delegato di Siad, Bernardo Sestini «rappresenta comunque un primo passo per lo sviluppo di sinergie e progetti nel campo della chimica “green”. Inoltre oltre ai gas per il petrolchimico, produce anche gas biomedicali in forma liquida che consentiranno alla Sardegna di essere completamente autonoma sul fronte sanitario rispetto alle forniture dalla terra ferma».

Il Gruppo di Bergamo –che nel 2014 ha messo a segno 467 milioni di fatturato e conta quasi 2mila dipendenti, 1500 in Italia e 400 all’estero) ha però messo a segno un altro investimento “sotto casa” ma con l’ottica di diversificare e internazionalizzare. Completata l’acquisizione del 100% della Tecno Project, azienda bergamasca di Curno, specializzata nella produzione di impianti per il recupero di gas industriali quali, ad esempio, l'anidride carbonica, con un fatturato consolidato di 28 milioni e 71 dipendenti. La Tecno Project è tra i principali fornitori al mondo di macchinari per l’industria della birra. I suoi impianti estraggono Co2 dai processi di fermentazione, la purificano e la rimettono in forma liquefatta nel ciclo produttivo. Una tecnologia utilizzata anche in Messico, nella birreria più grande del mondo, quella di Piedras Negras e nell’impianto sudafricano della Heineken. Ma la Tecno Project ha anche una filiale a San Paolo.

«Un’opportunità – ha spiegato Sestini – per crescere nel mercato brasiliano e sudamericano dell’impiantistica». Mentre nel 2013 era già diventata produttiva la Siad Engineering Hangzhou, specializzata nella progettazione, costruzione e vendita di impianti frazionamento aria. Un investimento da 6 milioni di euro e 4o addetti. «La diversificazione geografica e di settore – ha concluso Sestini – è essenziale non solo per accrescere i livelli di fatturato, che nel 2015 stimiamo in crescita dell’8-9% rispetto al 2014, ma anche per poter continuare a investire di più e meglio in Italia».

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