Economia

Pasqua nel segno dei turisti americani

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Industria

Pasqua nel segno dei turisti americani

  • –Laura Dominici

Sono stati gli stranieri a trainare la Pasqua, in particolare gli arrivi d’oltreoceano, con americani in primo piano nelle città d’arte grazie al rafforzamento del dollaro. Il calendario sfavorevole e le condizioni meteo incerte non hanno agevolato le partenze degli italiani, che quest’anno hanno prenotato più in ritardo del solito. Si segnala un’affluenza record nei musei per la domenica gratuita, come sottolinea anche il ministro dei Beni culturali Enrico Franceschini: «Voglio ringraziare tutti quei comuni, grandi e piccoli, che hanno coinvolto nell’iniziativa anche i loro musei civici e voglio sollecitare anche gli altri Sindaci a farlo, così da moltiplicare l’offerta museale. E per questo mi rivolgo anche ai musei privati perché ci affianchino in questa grande festa mensile». Secondo i dati registrati fino alle ore 14 del 5 aprile, boom di affluenze nei musei civici di Milano (13mila), al Colosseo (12.733 visitatori), a Pompei (10.169), ai giardini di Boboli (6.075), alla galleria Palatina di Firenze (4.640), agli Uffizi (4.291), al Polo Reale di Torino (3.528), alla Reggia di Caserta (3.157), alle gallerie dell’Accademia di firenze (3.230).

«Le destinazioni più gettonate sono le città d’arte (Roma, Firenze e Venezia) – commenta Giorgio Palmucci, presidente Confindustria Alberghi –, comprese quelle minori, e le località montane. Anche se è venuto a mancare il weekend lungo dello scorso anno. Prevediamo un +3% di presenze straniere, sebbene l’occupazione sia in gran parte alimentata dal turismo domestico e gli italiani, sempre più dediti alla prenotazione last second, scelgono un soggiorno in un albergo poco distante dalla propria residenza».

Un sondaggio dell’Enit mette in luce il potenziamento dei voli intercontinentali e dei collegamenti ad alta velocità, «incentivi importanti per gli arrivi dai mercati internazionali. Nel corso della primavera – avverte Enit – ci attendiamo una crescita sostenuta da India, Corea, Emirati Arabi, Cina, Usa e Canada».

Intanto le rilevazioni di Federalberghi hanno evidenziato che l’85,1% dei connazionali (51 milioni) non si è mosso da casa, e dei 9 milioni che si sono spostati il 50% ha optato – per motivi economici – per la casa di parenti o amici o di proprietà. Meno pessimista Confesercenti, che ha “registrato” la partenza per un italiano su quattro (12,6 milioni di persone). Per il pranzo di Pasqua le famiglie hanno speso 1,2 miliardi di euro secondo Coldiretti, mentre la Fipe segnala un calo dell’11% di presenze nei ristoranti.

«In Italia chi è partito lo ha deciso all’ultimo momento – conferma Federturismo -. Le previsioni meteo fanno propendere per le vacanze in montagna: Ortisei e Valle d’Aosta in particolare. All’estero rimangono intramontabili le capitali europee, in particolare Londra, Amsterdam e Berlino, mentre per le mete a lungo raggio New York si conferma la preferita».

Secondo l’analisi di Trademark Italia, «protagoniste della Pasqua, oltre alla montagna, sono soprattutto le città d’arte che, grazie a un ricco calendario di mostre ed eventi, attirano migliaia di connazionali amanti del binomio cultura-enogastronomia. Bene anche le località termali, i laghi e le località religiose. Qualche difficoltà per le località balneari (da -5 a -7%), sfavorite dalla Pasqua anticipata».

Complice la crisi economica e la scarsa disponibilità di spesa, gli italiani cercano strade alternative sulla via del risparmio. Sono circa 250.000 gli italiani e 100.000 gli stranieri che hanno scelto il camper per le loro vacanze.

L’agriturismo si riconferma una scelta naturale in questo periodo dell’anno con 300mila presenze. «La domanda è stabile – spiega Agriturist – . Premiati, in generale, gli agriturismi con ristorazione: molti per Pasqua e Pasquetta hanno registrato il tutto esaurito». Trend a macchia di leopardo per i bed & breakfast.

Il turismo organizzato fa i conti con la mancanza di ponti, che favorisce prevalentemente i viaggi di corto e medio raggio. «Al di fuori del vecchio continente – dichiara Luca Battifora, presidente Astoi Confindustria Viaggi – registriamo un buon andamento delle prenotazioni su Dubai e Abu Dhabi, Istanbul e sul Mar Rosso. Anche le Canarie, con Fuerteventura e Tenerife, oppure Cipro e Capo Verde, si confermano classici apripista della stagione estiva. Sul lungo raggio New York e Miami stanno facendo registrare ottime performance». Per i pacchetti vacanza quest’anno la permanenza media varia dalle 4 notti per le città europee a 8 giorni per il medio-lungo raggio.

Sul web la formula city break è la più gettonata. «I francesi sono la popolazione europea che in maniera più massiccia, secondo i nostri dati, si è recata in Italia per le ferie pasquali – spiega Angelo Ghigliano, country director eDreams Italia –. Seguono per presenza i tedeschi, gli inglesi e gli spagnoli». Booking.com registra un sensibile incremento di arrivi dall’estero, «soprattutto da Francia, Svizzera, Germania, Regno Unito e Stati Uniti – commenta Andrea d’Amico, country manager per l’Italia di Booking.com –. Gli alberghi rimangono di gran lunga la sistemazione preferita, seguiti da bed & breakfast ed appartamenti. In leggero aumento la durata del soggiorno e la spesa media».

Tra le 10 destinazioni che registrano il maggior incremento di ricerche dall’estero sul comparatore alberghiero trivago.it spicca Limone sul Garda (+56%); poi Lido di Jesolo (+42%) e Torino (+30%).

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