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Esselunga, niente crisi nel carrello

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Esselunga, niente crisi nel carrello

  • –Emanuele Scarci

MILANO

Esselunga archivia un 2014 molto difficile ma che, alla fine, si chiude con risultati positivi. I progressi si rilevano nella crescita della rete commerciale, negli investimenti, nel numero degli occupati e sui principali parametri del conto economico: crescono ricavi, margine operativo lordo e utile netto.

L’anno scorso il gruppo Esselunga ha realizzato vendite per 7,013 miliardi di euro, +0,8% rispetto al 2013, comprendendo però le nuove aperture, ma in un contesto di domanda per consumi depresso (solo a inizio anno si sono avvertiti segnali di ripresa). La catena del patron Bernardo Caprotti sottolinea che «questa dinamica del fatturato è significativa poiché è stata ottenuta con prezzi di vendita al dettaglio in deflazione dell’1,6% e in un mercato della grande distribuzione che, in tutta Italia e nelle regioni in cui il gruppo opera, è stato in significativa contrazione».

La società Iri calcola che nella grande distribuzione la pressione promozionale media del 2014 è stata intorno al 29%, cioè quasi un prodotto su tre sugli scaffali presentava un bonus o uno sconto di prezzo. Poi la società commerciale milanese aggiunge che l’azione di riduzione dei prezzi è stata ancora una volta centrale nella strategia Esselunga, premiata con una crescita dei clienti dell’8,5 per cento.

A livello di risultati economici, il gruppo Esselunga ha conseguito nel 2014 un Mol di 521 milioni (+3,2% rispetto al 2013), un utile operativo di 335 milioni (+2%) e un utile netto di 212 milioni, in crescita di 2 milioni rispetto all’esercizio precedente. Insomma tutti i parametri sono positivi, addirittura meglio di quanto avesse previsto lo stesso Caprotti lo scorso novembre a Firenze, nel corso dell’inaugurazione del punto vendita del Galluzzo. In quell’occasione l’imprenditore 89enne disse che «fare gli euro alla cassa non è facile: c’è una deflazione del 2%, il 40% dei prodotti si vende in promozione, la gente compra uova, farina, acciughe e non la roba cara».

Poi stimò un calo della redditività del 30 per cento. In realtà, a rete corrente la contrazione non c’è. A parità di rete la si vedrà a bilancio pubblicato.

Ma la voglia di crescere di Caprotti non accenna a calare: l’anno scorso la leva degli investimenti (fra nuove aperture e ristrutturazioni di punti vendita) è rimasta molto tirata: 400 milioni l’anno scorso. Negli ultimi 5 anni sono stati investiti oltre 1,8 miliardi di euro. Nel corso del 2014 sono stati aperti i negozi di Calco (Lecco), Aprilia, Milano Porta Vittoria, Novara, Prato Leonardo, Parma via Emilia Ovest, Saronno (Varese), Firenze Galluzzo e Marlia (Lucca), nonché il polo logistico di Campi Bisenzio (Firenze).

Nel corso del 2015 è previsto un ulteriore sviluppo della rete vendita che è già iniziato con l’apertura del 150° negozio a Milano in via Adriano (un superstore), sull’area dove un tempo sorgevano i capannoni della Ercole e della Magneti Marelli.

L’organico medio di Esselunga ha raggiunto 21.135 persone, con un incremento di 530 unità rispetto al 2013. Il 74% dei dipendenti è in forza con orario full-time e il 93% ha un contratto a tempo indeterminato. Negli ultimi 5 anni l’organico medio è cresciuto di oltre 1.900 persone. Si prevede un piano di ulteriori 2.500 assunzioni per il prossimo biennio.

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