Economia

2/5 Le cinque competenze che servono sul lavoro/ Big Data e mondo digital

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    Lo scoglio sono i Big Data. Ma anche concetti più intuitivi come “web reputation”, “viralità”, “programmazione”. I candidati italiani restano fragili nelle competenze digitali, le conoscenze informatiche attese soprattutto da neolaureati e neoassunti. L'offerta c'è, se è vero che le sole professioni Ict sono date in crescita del 27 % - dati Michael Page - e la ricerca vira su figure sempre più specifiche: dal data scientist al chief technology officer, dallo sviluppatore mobile ai “big data architect”, gli architetti delle informazioni sulla rete. «Le aziende chiedono soprattutto competenze sui Big Data - conferma Selmi di Technical Hunters -. E poi attenzione alla web reputation, conoscenza dei linguaggi di programmazione... Si badi bene: non si parla di un'infarinatura, ma di abilità che possano essere espresse nella vita professionale». Proprio l'Italia, del resto, registra la percentuale più bassa su scala Ue di giovani al lavoro nell'Ict: l'11,6% del totale, contro una media europea del 16%.

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