Economia

Pedrollo, la contraffazione vale una perdita del 30% all’anno

  • Abbonati
  • Accedi
made in italy

Pedrollo, la contraffazione vale una perdita del 30% all’anno


La contraffazione? «Stimiamo ci procuri una perdita del 30% ogni anno». Alessandra Pedrollo, amministratore delegato dell’azienda di San Bonifacio (Verona) che produce 2,5 milioni di elettropompe per la movimentazione dell’acqua all’anno - per il 90% esportate, con un fatturato di 155 milioni (dato 2014, anno in cui il bilancio si è chiuso come sempre in attivo, in crescita del 3% rispetto al precedente) - denuncia l’ennesimo episodio.

«È solo l’ultimo di cui siamo venuti a conoscenza pochi giorni fa e riguarda alcuni tipi di elettropompe prodotte da un’azienda cinese che si fa chiamare “Silvano”, come mio padre, fondatore e presidente dell’azienda. Evidentemente non bastavano più le storpiature e le distorsioni del cognome come avvenuto nel passato. Nell’estetica queste elettropompe potrebbero sembrare simili ai nostri prodotti, ma assolutamente non sono paragonabili sul fronte della qualità, dell’efficienza, della sicurezza».

La Spa, fondata nel 1974, ha adottato da subito un modello di business basato su produzione esclusivamente made in Italy, qualità e innovazione, ma anche investimenti, formazione, orientamento etico; il risultato sono prodotti progettati secondo una ricerca continua e standard elevati, con un design ricercato e colori brillanti. Un modello di riferimento per molte aziende produttrici (soprattutto cinesi, ma non solo) che ne copiano la struttura, il design, il logo, perfino gli imballi e i codici a barre «pur di offrire a una clientela poco attenta un’imitazione delle elettropompe di alta qualità realizzate in Italia», sottolinea l’azienda.

Nonostante il ripetersi degli episodi di contraffazione, che incidono negativamente sul fatturato ma anche sull’immagine dell’azienda, «Pedrollo combatte senza tregua i pirati del mercato, sia per vie legali che attraverso una serie di stretti legami con le forze di polizia per far sequestrare e distruggere le pompe fasulle». Oltre all’attività di continua denuncia, «mettiamo in atto la nostra battaglia alla contraffazione lavorando sul prodotto, mettendo al primo posto qualità e innovazione», rimarca Alessandra Pedrollo, con un ruolo centrale per l’informazione: è la stessa azienda a fornire ai clienti indicazioni precise su come riconoscere i falsi, con una guida sul proprio sito (http://www.pedrollo.com/cms/contraffazione_riconoscere_originale.html). Fra gli elementi chiave, il nuovo logo in stile corsivo, diverso da quello «già soggetto a innumerevoli tentativi di imitazione»; un’etichetta che per alcuni modelli viene effettuata con il laser direttamente sulla camicia della pompa, con una tecnica difficilmente imitabile; imballi autentici e l’uso di un caratteristico colore blu, composizione originale Pedrollo, non facilmente riproducibile. Fra i consigli, anche quello di guardare al prezzo: «Quello di un prodotto autentico deve essere coerente. Se un pezzo viene proposto a un prezzo molto basso, probabilmente si tratta di un falso».

© Riproduzione riservata