Economia

A Expo 2015 in campo i progetti digitali degli Istituti tecnici superiori

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Saranno presentati il 21 aprile al Miur

A Expo 2015 in campo i progetti digitali degli Istituti tecnici superiori

La tutela della biodiversità e delle identità delle coltivazioni, in particolare per un’agricoltura come quella italiana ricca di prodotti speciali per saperi e sapori, sarà uno dei temi in primo piano all'Expo 2105 che aprirà tra pochi giorni i battenti a Milano. E in pista scendono anche le nuove leve che dovranno supportare l'agricoltura del futuro che secondo le nuove strategie dovrà produrre di più per nutrire il mondo, ma con una sempre maggiore attenzione alla risorse e alla tutela dell'ambiente evitando soprattutto gli sprechi.

L'iniziativa parte il 10 maggio e si conclude il 18 ottobre
La rete Agrits degli Istituti tecnici superiori (scuole ad alta specializzazione tecnologica, nate per formare gli operatori di un settore sempre più hi tech) sarà a Expo con un pacchetto di progetti digitali che verrà presentato secondo un calendario che parte il 10 maggio e proseguirà con appuntamenti mensili fino al 18 ottobre. L'iniziativa, che rientra nell'ambito del progetto Vivaio Scuole, sarà illustrata martedì prossimo a Roma presso il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, dagli Istituti tecnici superiori: Agroalimentare Puglia, Albatros Messina, Bio Campus Borgo Piave (Latina), Demos Campobasso, Conegliano Veneto, Minoprio (Como) e Parma.

In primo piano la tutela della biodiversità
«Scienza e tecnologia per l'agricoltura e la biodiversità,– ha affermato il coordinatore della «rete» Vito Nicola Savino – è uno dei temi più importanti che saranno affrontati ad Expo. La biodiversità è indice di salute di un territorio ma, la globalizzazione tende a standardizzare i prodotti e a farci dimenticare i sapori autentici. Per questo oggi è importante premiare le piccole aziende e le tipicità locali che ci restituiscono il gusto inconfondibile di un territorio. La biodiversità – ha aggiunto – rappresenta una delle grandi sfide dei nostri tempi e andrebbe affrontata iniziando sia un percorso di recupero della diverse varietà legate al territorio, sia puntando sulla qualità dei prodotti anziché sulla quantità e sullo sfruttamento indiscriminato del territorio». I progetti digitali faranno rotta su alcuni prodotti simbolo del made in Italy dal pomodoro al bufalo (in conversione dalla soma ad animale da reddito),dalla mela biologica all'oliva e al pane fino all'interconnessione tra coltura e cultura e alla più ampia analisi sulle biodiversità nelle produzioni agroalimentari.

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