Economia

Nuovi ordini per navi militari

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Industria

Nuovi ordini per navi militari

  • –Celestina Dominelli

roma

Fincantieri e Finmeccanica avanzano nel segmento delle navi militari, dove le due società operano attraverso la joint venture Orizzonte Sistemi Navali. Ieri i due gruppi hanno infatti reso noto che la Occar (l’Organizzazione congiunta di cooperazione europea in materia di armamenti) ha deciso di esercitare l’opzione per la costruzione della nona e decima unità del programma internazionale italo-francese Fremm (Fregate europee multi-missione), che andranno a completare le dieci navi fornite alla Marina militare italiana. L’ordine delle due unità - che dovrebbero essere consegnate dopo il 2020 - vale 764 milioni di euro. «Considerato lo sforzo che lo Stato italiano compie - ha commentato l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono -, ci attendiamo che i nostri lavoratori e quelli di tutte le aziende che beneficiano di queste commesse si adoperino al fine di consentire il raggiungimento di un livello di efficienza tale da permettere di ridurre i costi del prodotto finale, a vantaggio di tutto il paese». Il programma per le nuove Fremm, ha spiegato il numero uno di Finmeccanica, Mauro Moretti, «è il più importante programma militare in ambito navale mai realizzato a livello europeo. I sistemi prodotti da Finmeccanica e imbarcati sulle diverse unità navali consentono di gestire scenari operativi diversi e in continua evoluzione con tecnologie all’avanguardia».

Sempre ieri, poi, il gruppo triestino in partnership con Lockeed Martin Corporation ha siglato, tramite la controllata Marinette Marine Corportation (Mmc), una modifica contrattuale relativa a una nave (Littoral Combat Ship 21) già interamente “coperta” insieme al finanziamento anticipato di un’altra unità (Lcs 23). La modifica annunciata ieri prevede anche un’opzione per un’altra nave (Lcs 25) che sarà finanziata nel 2016. Per Fincantieri, il valore complessivo dell’ordine è di circa 232 milioni di dollari. Il programma Lcs è uno dei più importanti per la Marina statunitense e prevede la fornitura di navi multiruolo di medie dimensioni che possono essere usate sia per attività di sorveglianza e difesa costiera che per operazioni in acque profonde.

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