Economia

Dossier Da Texol soluzioni «plastiche» che rispettano la pelle

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    Dossier | N. 10 articoli

    Da Texol soluzioni «plastiche» che rispettano la pelle

    Un’inedita alleanza di competenze e capitali ha generato nel 2005 ad Alanno, in provincia di Pescara, un’azienda che in breve tempo ha conquistato i mercati internazionali – Americhe, Nord Africa, Medio e Lontano Oriente – grazie alla originalità e alla qualità dei suoi prodotti plastici.

    La Texol (Technologies & Solutions) non conosce crisi e ogni anno migliora il suo fatturato - ora a 21 milioni, per il 90% diretto all’estero – attraverso la realizzazione di materiali innovativi come elastici speciali e il particolare tessuto con il quale si fabbricano pannolini e pannoloni per bimbi e anziani o, ancora, assorbenti per donna, garze e cerotti di ogni tipo.

    Il punto di forza della Texol riguarda, infatti, la capacità di elaborare e creare soluzioni per l’igiene e l’industria medica, spesso e volentieri in collaborazione con i propri clienti, attraverso l’uso d’impianti all’avanguardia (gli ultimi in 3D) pensati e costruiti al proprio interno grazie a un robusto centro di ricerca, che è motore e vanto dell’impresa.
    Ogni anno un progresso, una macchina in più, una nuova offerta da aggiungere alle precedenti nella formazione di una gamma che si fa sempre più larga e competitiva per onorare una mission che si propone, tra l’altro, «di identificare e anticipare i cambiamenti del mercato e creare valore per i propri clienti».

    La terza e ultima delle linee di produzione impiantate consente di generare film elastici con tipologie di perforazione – quadrate, circolari, pentagonali, ellittiche – che cambiano secondo le esigenze di applicazione. Per ogni forma un bisogno da soddisfare con l’aiuto di un bagaglio tecnologico esclusivo e proprietario.

    Gli aggettivi utilizzati nel sito ufficiale per descrivere le caratteristiche del semilavorato – assai delicato perché destinato al contatto con la pelle – trovano riscontro nel gradimento delle industrie che continuano ad acquistare: traspirante, morbido, sottile, leggero, comodo. Con altre aziende della filiera e l’Università di Napoli è allo studio un tessuto biodegradabile.

    Partecipando lo scorso anno a un’iniziativa culturale (Imprese costruite per durare), l’amministratore delegato Renzo Odoardi spiega che una buona fetta del successo è dovuta al convinto coinvolgimento di tutti i dipendenti – ne sono 58 impegnati su tre turni 24 ore al giorno per tutto l’anno – che partecipano alle politiche aziendali e ricevono premi sugli utili.

    Insomma, in una delle aree industriali più vivaci del Mezzogiorno – non è un mistero che l’Abruzzo sia la regione meridionale meno disagiata – una piccola e agguerrita compagine d’ingegneri e investitori locali coltiva con sapiente attenzione un giardino imprenditoriale il cui concime è un’allargata e condivisa attitudine a innovare.

    La nuova frontiera è un allargamento delle vendite e delle esportazioni che già rappresentano il principale sbocco commerciale. E, a questo scopo, è stato anche firmato un contratto di sviluppo con la Regione, che considera l’azienda di Alanno un vero e proprio un fiore all’occhiello del territorio e un esempio da esibire.

    Per tutto questo e soprattutto per le prospettive di sviluppo legate a un mercato in grande espansione (sanitario e del benessere), la Texol è considerata una delle realtà industriali italiane con maggiore potenzialità di crescita ed è per questo corteggiata da banche e fondi nella prospettiva di un potenziamento del capitale e, chissà, della quotazione in Borsa.

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