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UniCredit punta sul business del turismo con un pacchetto da 2 miliardi e…

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INDUSTRIA DEI VIAGGI

UniCredit punta sul business del turismo con un pacchetto da 2 miliardi e valuta un polo di eccellenza

Per UniCredit il turismo è un settore strategico destinato a crescere in maniera robusta nei prossimi anni, grazie all’ampliarsi dei mercati internazionali (il Far East a far da traino). E così l’Italia ha tutte le possibilità, a partire dall’Expo di Milano che si apre nei prossimi giorni, per recuperare ritardi e inefficienze che hanno posto finora un limite allo sviluppo di un macrosettore che - secondo una indagine UniCredit-Touring club - vale 165 miliardi di euro, ossia il 10,4% del Pil. Le stime, sulla base delle proiezioni Onu e Wttc, accreditano l’Italia di una crescita annua potenziale tale da far raggiungere al fatturato del settore quota 200 miliardi entro il 2018 .

«UniCredit - ha detto l’ad Federico Ghizzoni - si impegna oggi,
con questo programma, a sostenere gli operatori ne settore
affinchè migliorino la propria offerta di accoglienza, con
una progettualità articolata e completa che non si limita al
solo sostegno finanziario». Non mancano certo i fattori critici. «Il settore turismo - ha aggiunto Ghizzoni - ha un peso totale pari all'8% dell'export complessivo del nostro Paese, in terza posizione dopo tessile-abbigliamento e mezzi di trasporto. Per arrivi internazionali l'Italia è solo quinta al mondo con numeri pari a circa la metà di
quelli della Francia, dietro la Spagna che si colloca in terza posizione e con una forte concorrenza di Paesi come la Turchia. Esistono ampi margini di miglioramento se consideriamo che il nostro Paese è il primo al mondo per numero di siti patrimonio mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Insomma, abbiamo fra le mani un brand senza uguali nel mondo, un patrimonio dalle infinite potenzialità. Sta a noi italiani renderlo non solo attraente ma fruibile per tutti coloro, e sono tantissimi,
che amano il nostro Paese. Come banca, UniCredit si impegna oggi, con questo nuovo programma, a sostenere gli operatori del settore affinché migliorino la propria offerta di accoglienza, con una progettualità articolata e completa che non si limita al solo sostegno finanziario».

Quattro i pilastri di UniCredit 4 Tourism . Il primo pilastro, che si fonda sull'aspetto digitale, offre alle imprese la possibilità di conoscere in misura più approfondita il mercato e i concorrenti con l'obiettivo di gestire al meglio la propria reputazione e il proprio posizionamento, si legge in una nota UniCredit. L'uso di Internet e delle nuove tecnologie ha rivoluzionato il modo di viaggiare: crescono enormemente le prenotazioni on-line delle vacanze e i social media influenzano sempre di più le decisioni di viaggio. Per questo UniCredit ha investito su Travel Appeal, una startup incubata da H-Farm Ventures e coinvolta nel programma di accelerazione UniCredit Start Lab lanciato un anno fa. Travel Appeal è nata nel 2014 dall'idea di Mirko Lalli con l'obiettivo di offrire
alle imprese del settore turistico italiano, attraverso l'analisi dei Big Data, gli strumenti per monitorare e gestire la loro reputazione digitale e per identificare le aree da migliorare. Travel Appeal analizza numerose e diverse fonti online e social sintetizzando in un unico indicatore la reputazione dell'impresa consentendo di definire una efficace strategia per migliorare la reputazione e la comunicazione delle aziende turistiche.
Il secondo pilastro consiste, come detto, nell'impegno a erogare, entro il 2018, 2
miliardi di euro di nuova finanza al turismo italiano, di cui circa il 75% è destinato a imprese con fatturato inferiore a 5 milioni di euro, dato il carattere prevalentemente micro imprenditoriale del settore. Questo si traduce in una serie di prodotti dedicati come mutui fino a 22 anni, mutui stagionali (pagamento quota capitale solo nei periodi di apertura degli esercizi) e il Bond Italia 4 Tourism (iniziativa della banca che consiste in finanziamenti a medio-lungo termine garantiti direttamente dal Fondo di garanzia per le Pmi). Ai prodotti tradizionalmente bancari si aggiunge un'offerta dedicata al rinnovamento delle strutture con il supporto di finanziamenti a tasso agevolato tramite l'accesso all'iniziativa UniCredit Subito Banca Store.
Il terzo pilastro prevede soluzioni assicurative offerte da UniCredit in collaborazione con alcuni storici partner del settore.
L'ultimo pilastro dell'iniziativa consiste nel supportare l'accrescimento delle competenze
finanziarie e le conoscenze di marketing e digitalizzazione degli operatori. Per questo UniCredit si propone di organizzare giornate di formazione denominate Tourism Day, che da giugno a dicembre si articoleranno in cinque tappe: Costa Smeralda, Treviso, Lecce, Catania, Firenze.

Inoltre, Ghizzoni ha accennato al fatto che UniCredit segue e valuta con interesse poi gli sviluppi delle partnership nel settore turistico - il riferimento è all’operazione in campo alberghiero Ata-Una hotels, la più importante in questo momento nel nostro Paese - che, ad avviso dell’ad UniCredit può costituire il primo passo di un importante polo turistico nazionale destinato ad aggregare anche altri soggetti in fasi successive.

La presentazione di UniCredit 4 Tourism, è stata effettuata oggi a Milano da Gabriele Piccini, Country chairman Italia di UniCredit, nel contesto di un dibattito su idee e progetti per vincere la sfida del turismo, cui hanno partecipato, oltre a Ghizzoni, anche Gabriele Burgio, presidente e Ad Alpitour Group, Giovanna Manzi, ad Best Western Italia e Mirko Lalli, fondatore e ad Travel Appeal. I lavori sono stati conclusi dall’intervento del ministro dei beni culturali e Turismo, Daio Franceschini.

Lalli e Manzi hanno messo in evidenza le criticità della sfida digitale per le imprese del turismo. Burgio ha sottolineato la strategia vincente di Alpitour per competere nello scenario difficile dell’attività di tour operating.
«Il 2015 sarà l'anno dell'Expo e del Giubileo. Arriveranno milioni di persone in Italia, per la prima voltanella loro vita. Dobbiamo dar loro modo di apprezzare e di tornare» ha poi detto il ministro Franceschini a conclusione dei lavori. Sottolinenando che il solo mercato cinese è destinato a breve a essere costituito da oltre 500 viaggiatori l’anno Franceschini ha ribadito i risultati positivi otteuti per turismo e cultura con la rimodulazione degli orgai dei musei e i benefici fiscali per investimenti nell’arte, nel cinema e nell’hotellerie (strutture e digitalizzaizone). Le potenzialità di crescita sono enormi e al riguardo - ha ricordato il ministro - bisogna fare sistema tra pubblico e privato,
fare delle scelte strategiche che puntino a un turismo
sostenibile, di qualità, e sui flussi in arrivo dai Paesi
emergenti». Per Franceschini, «ci sono cose che deve fare la
politica e altre che spettano all'impresa privata. Io non
posso intervenire nel settore degli alberghi, posso creare
domanda ed è quello che sto facendo». Tra gli obiettivi del
Fondo strategico italiano, ha ricordato infine Franceschini,
«è stato inserito anche il comparto del turismo».

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