Economia

Semaforo verde nelle utility

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Semaforo verde nelle utility

Un settore in forte evoluzione, che scommette sui giovani. Nei piani industriali dei gruppi più importanti del comparto utility emerge con forza la necessità di abbandonare al più presto vecchi processi industriali per lanciarsi nella traiettoria di un’economia più green e sostenibile.

Di fatto «il processo di modernizzazione delle utility – fa notare Alessandro Marangoni che ha firmato come direttore scientifico la seconda edizione di «Top utility analisys» - se da un lato può portare rischi per il lavoro, dall’altro può offrire opportunità. A fronte di aree con difficoltà occupazionali (per esempio le vecchie centrali elettriche in dismissione) ve ne sono altre in sviluppo, come smart grid, efficienza, gestione ambientale e industria del riciclo, nelle quali servono crescenti competenze specifiche».

In più, proprio le utility mostrano di risentire meno della congiuntura negativa. «Il fatturato totale delle maggiori 100 aziende – calcola Marangoni - è di oltre 125 miliardi di euro e rappresenta il 7,7% del Pil italiano, con investimenti aumentati del 6,8% nel 2013 su base annua, a quota 5,7 miliardi».

La concorrenza è forte, ma la classica figura dell’agente di energia elettrica e gas naturale mostra di avere buone performance e il piano assunzioni di Repower ne è un esempio (50 ingressi). Vero è che il cambiamento generazionale è in atto. Come nel caso della multiutility Iren (operativa dopo una mega fusione dal 2010 su città come Torino, Genova, Reggio Emilia, Parma e Piacenza) che ha aperto concreti sbocchi ai giovani che potranno entrare nel gruppo a seguito di un piano di incentivazione all’esodo su base volontaria del personale che andrà a maturare i requisiti pensionistici entro il 2018. L’intesa siglata con le organizzazioni sindacali prevede l’assunzione di circa 180 nuovi dipendenti, principalmente giovani apprendisti, entro il 2016.

Portandosi a casa per il sesto anno consecutivo il premio Top Employers, il gruppo Hera dimostra di essere un interessante potenziale datore di lavoro che pianifica il percorso di preparazione sin dalle scuole con cui collabora per favorire l’apprendimento dei mestieri tipici. «Con il progetto “Hera ti insegna un mestiere...a scuola” – spiega Giancarlo Campri, direttore centrale personale e organizzazione del gruppo - abbiamo previsto la co-progettazione e la realizzazione di percorsi didattici per studenti degli istituti tecnici con successivo ingresso in azienda attraverso stage».

A2A, multiutiutility lombarda, è alle prese con Expo e per questo «si è reso necessario – spiega Emilia Rio, responsabile risorse umane del Gruppo - implementare servizi con un piano straordinario di 400 assunzioni per tutta la durata dell’esposizione legate a profili tecnici e operativi». Ma il capo del personale vede oltre e ammette: «Abbiamo la necessità di avviare un percorso di rinnovamento culturale attivandoci su più dimensioni: change management, graduale ricambio generazionale, inserimento di nuove leve».

E non finisce qui. Il portale di recruiting online Monster.it segnala oltre 520 ricerche attive nel settore energia e ambiente, insieme a quelle relative alle funzioni aziendali dell’area energetica e affini.

«Negli ultimi anni - spiega Nicola Rossi, ad di Monster Italia - soprattutto con l’input delle direttive europee e del piano Europa 2020, si sta assistendo a una crescente richiesta da parte delle aziende, di diversi settori (edilizia, servizi, pubblica amministrazione), di figure con competenze tecnico-scientifiche per la realizzazione, la gestione e lo sviluppo di impianti e strutture compatibili con la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo sostenibile».

Le offerte spaziano tra tutti i livelli professionali e sono dirette in primis a neolaureati in ingegneria ambientale per contratti e stage soprattutto nel controllo qualità e nella progettazione di sistemi di igiene ambientale, sia dal punto di vista tecnico (macchinari, attrezzature, modalità di azione) sia dal punto di vista gestionale (organizzazione e controllo dei cantieri). Si ricercano poi “campionatori ambientali” (con esperienza di almeno 2 anni) e impiegati ufficio ambiente. L’esperienza è una skill essenziale per i responsabili ambientali con compiti di verifica, in fase di progetto, di nuovi impianti, attrezzature e sostanze chimiche; per il tecnico logistica energia (gestione dei permessi d’importazione del gas naturale, del conferimento di gas naturale liquefatto, operazioni di acquisto spot, eccetera), il back office tecnico (raccolta ed elaborazione dati sui consumi dei clienti) e il facilities & security manager (per assicurare i piani per l’igiene, l’ambiente e la sicurezza sul lavoro, con laurea in ingegneria preferibilmente civile o ambientale).