Economia

Sugli ulivi si punta a tagli selettivi

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Regole e incentivi

Sugli ulivi si punta a tagli selettivi

Per l’emergenza Xylella è il giorno decisivo. È cominciata infatti ieri e si concluderà nel pomeriggio di oggi con la votazione degli stati membri Ue la riunione del Comitato fitosanitario permanente a Bruxelles che è chiamato a decidere su un pacchetto di misure per fronteggiare la fitopatia esplosa in Puglia. Nel piano, fra l’altro, spicca la proposta di estendere gli abbattimenti dalle piante effettivamente colpite dal batterio a tutti gli alberi che si trovano nel raggio di 100 metri dagli ulivi malati. Un’ipotesi che – se venisse accolta e votata dalla maggioranza qualificata dagli stati membri Ue – potrebbe aprire scenari di vera e propria desertificazione per il Salento.

Contro questa prospettiva ieri si è di nuovo scagliato il presidente della regione Puglia, Niki Vendola, che ha infatti auspicato che «a Bruxelles non vengano assunte decisioni punitive». E sempre in quest’ottica allo stesso presidente pugliese è stata ieri consegnata anche una petizione “salva ulivi” sottoscritta da oltre 20mila cittadini.

Le estirpazioni “a tappeto” degli alberi non sono però l’unica misura all’esame del Comitato Ue. Le altre ipotesi allo studio, come riferito dal Commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis «saranno basate sui consigli scientifici dell'Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Prevedono ad esempio un approccio differenziato tra le aree Nord del Salento, per le quali sono richiesti interventi più drastici, e quelle a Sud dove invece sono possibili approcci più mirati». Altro aspetto chiave riguarda poi le probabili misure restrittive nei confronti della commercializzazione di materiale vivaistico considerato un efficace vettore del batterio.

In quest’ottica la Francia nelle scorse settimane aveva introdotto unilateralmente un embargo nei confronti dei vegetali provenienti dalla Puglia. Ma nonostante la “chiusura” delle frontiere il batterio della Xylella fastidiosa è stato poi individuato anche in un mercato all’ingrosso alle porte di Parigi.

Sotto il profilo della commercializzazione del materiale vivaistico da Bruxelles fanno sapere che potrebbero essere previste restrizioni esclusivamente per i vegetali provenienti dalle zone infette e non dall’intera regione Puglia mentre specifiche deroghe potrebbero essere disposte per il materiale vivaistico prodotto in serra e certificato.

Intanto, il Tar del Lazio ha sospeso la misura prevista dal piano messo a punto dal Commissario straordinario all’emergenza Xylella, Giuseppe Silletti, che richiedeva a 26 aziende vivaistiche della provincia di Lecce la distruzione di sedici varietà di piante sospettate di essere vettori del batterio della Xylella. La decisione del Tar del Lazio è venuta dopo che il tribunale amministrativo di Lecce, cui si erano rivolti in prima istanza i produttori, si era dichiarato «incompetente» a giudicare i contenuti di un provvedimento commissariale. Analoga sorte è stata seguita dai ricorsi presentati da produttori pugliesi contro gli espianti degli ulivi disposti dallo stesso piano Silletti (a oggi ne sono stati portati a termine solo sette). Anche su queste ultime impugnative il Tar di Lecce si è dichiarato incompetente e ha girato la decisione al tribunale amministrativo del Lazio che si pronuncerà il prossimo 6 maggio.

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