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Dossier Negli alberghi prenotazioni ancora a rilento

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Dossier | N. (none) articoliSpeciale Expo 2015

Negli alberghi prenotazioni ancora a rilento

L'atteso boom di prenotazioni negli hotel di Milano, trainato dall'Esposizione universale, per ora non sembra vedersi. La settimana scorsa era stata Confindustria Alberghi ad ammettere un bilancio piuttosto deludente, almeno per il primo periodo.
Ieri una conferma è arrivata dai dati diffusi dall'Osservatorio sul Business Travel di Hrs (multinazionale tedesca che gestisce le prenotazioni di 250mila hotel in 190 Paesi), secondo cui a maggio il tasso medio di occupazione arriva al 71%, mentre a giugno, per ora, si attesta al 67%. Percentuali in linea con quelle degli ultimi due anni, spiega il managing director di Hrs Italia Flavio Ghiringhelli, e dunque inferiori alle aspettative degli operatori, che stimavano per i giorni di apertura un picco di arrivi.

L'impressione è che la stragrande maggioranza dei visitatori di Expo (business e leisure) preferisca rimandare a un secondo momento la visita a Milano, forse in attesa delle vacanze estive, o forse anche per assicurarsi di vedere terminati i padiglioni. Oppure che – dopo i ripetuti allarmi sul caro-prezzi dei mesi scorsi – abbia scelto soluzioni alternative al soggiorno in albergo. Tanto è vero che, secondo diversi portali dedicati agli affitti brevi in appartamento, sono al contrario in aumento l'offerta e la domanda di alloggi a Milano nei mesi di Expo. Secondo Idealista.it la percentuale di occupazione di case è salita del 36% negli ultimi sei mesi. Rispetto al dicembre 2014, secondo il portale Casevacanza.it, l'offerta di immobili a Milano è salita del 70%, mentre Airbnb ha censito 7.600 alloggi disponibili, con prenotazioni in aumento del 293%.

In ogni caso, secondo Hrs ci sono margini di recupero: a Milano soggiornano infatti soprattutto visitatori business, che in genere prenotano con scarso anticipo rispetto ai turisti leisure. Le prenotazioni potrebbero dunque aumentare nelle prossime settimane, spinte anche dalla constatazione che la temuta impennata dei prezzi non c'è stata: secondo Hrs l'aumento medio delle tariffe è nell'ordine del 26% nel periodo maggio-giugno (per 149,70 euro a notte), nulla di paragonabile a quanto accade durante il Salone del Mobile, quando i prezzi arrivano anche a raddoppiare.

Dello stesso avviso Barbara Casillo, direttore generale di Confindustria Alberghi: «Le tariffe sono figlie della domanda che, per ora, non è certo aumentata». Gli albergatori sono fiduciosi che sul medio periodo, dopo l'avvio di Expo, le cose miglioreranno e arriveranno segnali positivi.

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