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Dossier | N. (none) articoliSpeciale Expo 2015

Una piccola Las Vegas alle porte di Milano. Le nostre prime impressioni sui padiglioni dell’Expo

Una piccola Las Vegas a nord ovest di Milano. Sono tante le attrazioni che fin dalle prime ore di stamattina, all'apertura di Expo 2015, hanno catturato lo sguardo di visitatori curiosi e dei rappresentanti delle istituzioni durante la loro prima passeggiata lungo il cardo e il decumano.
Anche se qualche qualche metro più in là ancora gli operai lavorano, anche se i piani superiori di alcuni padiglioni ancora sono in allestimento, lo stupore dei visitatori mette alla prova le batterie degli smartphone: tutti con il naso all'insù pronti per lo scatto e milioni di foto piovono sui social network. Ciascuno ha il suo padiglione preferito.

C'è quello del Kuwait che tra giochi d'acqua e sabbia accoglie il visitatore tra vele scenografiche: l'acqua è il tema principale del padiglione e ad un certo punto si entra in un vero e proprio temporale con tuoni e lampi, mente il pavimento trema come in una giostra.
Negli Stati Uniti si viene accolti da uno staff molto gentile che ti conduce lungo la passerella in legno di Coney Island, ricostruita per l'occasione a Milano dopo essere andata distrutta dall'uragano Sandy. Sempre negli Usa un orto copre la parete esterna, orientandosi verso il sole.

Una rete elastica attira i più piccoli nello stand del Brasile e il fattore ludico continua in Azerbaijan dove sui muri si possono “suonare” con le mani strumenti e pareti in fiore.
Più austero il padiglione della Santa Sede dove una lunga tavola interattiva racconta la storia del cibo. Spostandosi in Olanda il clima giovanile accoglie con diversi food truck che offrono cibo e specialità locali. Imponente la scenografia della Francia, firmata dall'architetto Cabinet Xtu: un reticolato in legno punteggiato da schermi video e prodotti culinari mette in mostra la cucina francese.

Colorato e caloroso anche il padiglione del Messico dove il team degli organizzatori accoglie con un sorridente “Bien Venidos”: con un codice a barre si entra nello stand dove delle colonnine smart lo leggono e scattano un selfie ai meno timidi che potranno rivedere la loro foto sul sito internet del paese, allestito ad hoc per Expo2015, in un collage insieme a quelle di tutti gli altri visitatori.
Ma queste sono solo le prime impressioni, i padiglioni nazionali sono 53 e ci vogliono sicuramente più giorni per vederli tutti con calma. Nel frattempo inviateci le vostre opinioni e raccontateci le vostre esperienze a Expo 2015.

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