Economia

L’ammiraglio Antonio Basile commissario del Porto di Napoli

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MARITTIMA

L’ammiraglio Antonio Basile commissario del Porto di Napoli

Nuovo commissario per il Porto di Napoli: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha nominato Antonio Basile nuovo commissario dell’Autorità Portuale di Napoli. Il commissario viene quindi scelto all’interno: l’ammiraglio aveva svolto i ruoli di direttore marittimo della Campania e comandante della Capitaneria di porto di Napoli. La nomina è stata accolta con favore.

La storia recente del Porto di Napoli è un lungo elenco di commissariamenti, a cui si è fatto ricorso per la incapacità dei livelli locali di accordarsi su un nome. Con l’effetto indotto di tardare la soluzione di problemi di vecchia data e ancor di più tardare l’avvio di lavori di ammodernamento dello scalo, a cui sono destinati 140 milioni di fondi europei. Una parte di questi è ormai a forte rischio di revoca.

Ma la scelta di Delrio di nominare Basile quale successore del precedente commissario Francesco Karrer , sembrerebbe dovuta alla volontà del ministro di dare al porto una governance subito operativa, poichè ben consapevole di tutte le questioni da affrontare, e che, grazie anche all’appoggio delle parti sociali e degli operatori locali, potesse traghettare lo scalo meridionale fino alla approvazione della nuova legge sui porti.

Delrio infatti, a quanto sembra, vorrebbe dare una forte accelerazione a quest’ultima: la legge che prevede l’accorpamento di diverse autorità portuali, allo scopo di meglio coordinare politche e strategie e gestione. E solo dopo il varo della legge, nominare i presidenti delle rinnovate Autorità portuali.

«Il piano della logistica – si legge nella nota del ministero che accompagnava la nomina di Basile – è ormai giunto alle fasi finali e permetterà una nuova prospettiva di sviluppo e obiettivi strategici per un sistema infrastrutturale italiano di vitale importanza.

L’ammiraglio Basile, già da tempo a lavoro a Napoli, ha subito chiarito i suoi piani. «Non perderemo tempo – ha detto – ci sono priorità da rispettare. A esempio il dragaggio, poichè se non si aumenta il pescaggio, il porto di Napoli muore». Per salvare la maggiore industria della Campania per fatturato prodotto e per lavoratori occupati, è poi necessario, secondo il nuovo commissario, mettere ordine nel sistema delle concessioni, per le quali il porto vanta crediti elevati. E infine, si dovrà accelerare l’attuazione del Grande Progetto europeo, anche portando al traguardo il nuovo Piano regolatore portuale.

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