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A Venezia solo con pass a pagamento: proposta per salvare il centro storico

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A Venezia solo con pass a pagamento: proposta per salvare il centro storico

Dodici professionisti, esperti di innovazione digitale e di turismo (fra loro architetti, avvocati, commercialisti, digital champions e startupper) hanno messo a punto un metodo per risolvere i problemi derivanti dal gran numero di visitatori nel centro storico di Venezia. Si chiama Pass4Venice ed è un sistema innovativo, in grado di risolvere i problemi legati al flusso indiscriminato di turisti generando al contempo un reddito per la città. L’idea alla base è la regolazione informatizzata degli accessi al centro storico tramite un pass a pagamento. L’associazione no profit ha scelto di mettere tutta la documentazione gratuitamente a disposizione dei candidati a sindaco di Venezia e degli enti locali che vorranno attuarlo.
«Che il turismo qui sia oggi percepito come mero portatore di disagi per la comunità è un dato ormai consolidato – spiegano i fondatori – Che il turismo possa e debba essere portatore di risorse per la città, in quantità tali da giustificare anche i possibili disagi, è da oggi una prospettiva concreta. Pass4Venice intende mettere finalmente a sistema il turismo in laguna, iniziando dal reale governo dei flussi per arrivare a favorire un radicale cambio di approccio alla città da parte di chi viene a visitarla». A iniziare dalla sensibilizzazione dei visitatori, resi consapevoli «del fatto che stanno entrando in città come ospiti di un tessuto cittadino e non per visitare, come avviene per molti di loro oggi, un sito archeologico simile a un parco giochi. Rendere il turismo consapevole delle implicazioni della propria visita, con questo progetto, è concretamente possibile: siano quindi benvenuti quelli che così non saranno più semplici visitatori, ma graditi ospiti».
Nella pratica il sistema di accesso al centro storico sarà consentito tramite l'acquisto di un pass e vincolato a sette hub o varchi obbligati (Mestre via Righi; Mestre Stazione; Punta Sabbioni; Tessera aeroporto; Chioggia; Fusina; Venezia lagunare). Il costo di transito non è fisso, ma cresce esponenzialmente in relazione al numero di coloro che sono già presenti nel centro storico di Venezia. I primi 33mila transiti avranno un costo basso (circa 25 euro medi), oltre le 100mila presenza il costo aumenterà fino a 100 euro e fungerà da deterrente per l’acquisto di nuovi biglietti. Il prezzo è variabile sulla base di alcuni criteri: tempi di prenotazione, periodo (alta o bassa stagione) e della durata della permanenza.
Il Pass consentirà l’utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto pubblici e l’accesso ai musei ed esposizioni temporanee. Gli hub potranno essere riorganizzati per tipologia di utenza differenziando gli arrivi tra residenti, ospiti e parenti dei residenti, lavoratori abituali, imprese con un rapporto attivo con la città e turisti. Sarà garantito l’accesso pedonale gratuito attraverso il Ponte della Libertà che potrà essere totalmente ripensato come “ponte green” nella sua attuale funzione unificandone le due parti di gomma e rotaia sotto un unico asse della mobilità.
I ricavi, sostiene l'associazione Pass4Venice, sono stimabili in 1,3 miliardi di euro all'anno. Il progetto potrebbe garantire 500 milioni di euro, al netto dei costi di investimento e di gestione necessari stimabili in 600 milioni. Gli arrivi a Venezia potrebbero sin da subito ridursi di circa il 30%, contenendo il numero di turisti a Venezia entro criteri di sostenibilità. Le entrate dovrebbero essere destinate alla salvaguardia del patrimonio storico e culturale veneziano e ad una serie di iniziative a sostegno del rilancio delle attività economiche non dipendenti dal turismo.
In una fase preliminare è prevusta una campagna di crowdfunding per un valore di 200mila euro che serviranno per uno studio di fattibilità coordinato dall'Università Ca’ Foscari.

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