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Da PwC maxi-chiamata di talenti

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Lavoro

Da PwC maxi-chiamata di talenti

Più di mille opportunità di lavoro per i professionisti della consulenza. Il gruppo PwC è a caccia di nuovi talenti, con numerose posizioni riservate ai giovani neolaureati.

«Le figure che ricerchiamo per l’anno in corso sono 500 neolaureati in economia e commercio per l’ambito revisione, 400 laureati in varie discipline per l’advisory e 150 laureati a indirizzo giuridico o economico nell’ambito dei servizi legali e fiscali» spiega Rodolfo Pesati, partner PwC e responsabile hr dell’azienda.

Il contratto proposto varia a seconda delle aree di inserimento. Per l’ambito revisione, in particolare, le offerte di lavoro sono equamente divise tra stage e contratti di apprendistato professionalizzanti. «In entrambi i casi il percorso è davvero finalizzato all’assunzione. Quasi sempre gli stagisti e gli apprendisti sono poi confermati con contratti a tempo indeterminato », rileva Pesati.

Nell’ambito della consulenza, oltre al contratto di apprendistato professionalizzante, è prevista per i profili più senior l’assunzione diretta con contratto a tempo indeterminato. Discorso diverso per l’ambito dei servizi legali e fiscali: «Il rapporto è libero professionale, quindi i lavoratori restano autonomi con partita Iva», precisa il responsabile hr.

Le sedi principali d’inserimento sono Roma e Milano, con opportunità anche negli altri uffici del gruppo in Italia. Tra i requisiti principali vi è un buon curriculum accademico o professionale e un’ottima conoscenza della lingua inglese. Ma quali sono le altre caratteristiche dei candidati ideali secondo PwC? «Sicuramente le competenze e le conoscenze tecniche devono essere molto buone – risponde Pesati – ma negli ultimi anni il peso delle capacità personali è andato aumentando. Il mercato dà per scontato che i nostri professionisti siano ben preparati. Quello che fa davvero la differenza rispetto ai competitor è la capacità di attrarre talenti con forti doti interpersonali, di comunicazione e di business a tutto tondo».

Anche per questo il gruppo sta cambiando approccio in fase di reclutamento dei giovani talenti. «Di fatto – aggiunge il responsabile – siamo nel mezzo di un’evoluzione del nostro processo di recruiting. Sino ad oggi la parte tecnica era nettamente preponderante nella valutazione dei candidati. Ma d’ora in poi il dipartimento risorse umane avrà un ruolo sempre più importante nell’individuare professionisti con un profilo davvero completo anche sul fronte delle soft skill».

Per riuscire davvero ad attrarre i migliori talenti sulla piazza bisogna offrire un luogo di lavoro nel quale si possa crescere e sviluppare esperienze preziose. «Il nostro settore ha un alto tasso di turnover. PwC è considerato dai giovani al pari di un’accademia in cui apprendere il mestiere e approfondire le competenze sul campo, dopo un percorso universitario che troppo spesso non prepara i neolaureati all’impatto con il mondo del lavoro», commenta Pesati. «Ci sono ovviamente molte opportunità di carriera soddisfacenti, e non mancano i dirigenti che hanno iniziato qui la loro carriera come giovani alle prime armi. Tuttavia non vogliamo che sia questo il primo pensiero dei neolaureati che inseriamo nel gruppo. Preferiamo di gran lunga profili dinamici che vogliano prima di tutto imparare e migliorarsi anche in vista di nuove e diverse esperienze», conclude il responsabile hr.

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