Economia

Eternit: si apre a Torino il nuovo processo contro Stephan Schmidheiny

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Il caso amianto

Eternit: si apre a Torino il nuovo processo contro Stephan Schmidheiny

Nuova pagina giudiziaria per l'amianto dell'Eternit di Casale Monferrato. Oggi al Tribunale di Torino la prima udienza preliminare del processo Eternit bis. Nel fascicolo della Procura, coordinata da Raffaele Guariniello e dal pm Colace, 258 morti per patologie correlate all'amianto, dalla fine degli anni 80 al 2013, e come ipotesi di reato, l'omicidio volontario.
In calendario, udienze a ritmo serrato, fino a metà luglio quando si capirà se la giudice, Federica Bompieri, deciderà per il rinvio a giudizio di Stephan Schmidheiny, a capo della Eternit.

Decine le parti civili che si sono già costituite in questa fase: i parenti delle vittime, i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, l'Afeva, l'Associazione delle famiglie delle vittime da amianto e altre associazioni, i Comuni di Casale Monferrato, Rosignano Monferrato, Ponzano Monferrato e Ozzano Monferrato.
L'avvio del processo arriva a sei mesi dalla sentenza della Consulta che ha sancito la fine del primo processo Eternit, costruito sul reato di disastro ambientale. Il reato, hanno stabilito i giudici della Cassazione, e' prescritto. Caduta dunque la condanna a 18 anni inflitta a Schmidheiny nel processo di appello di Torino, caduti i risarcimenti riconosciuti alle famiglie, agli ammalati di amianto, ai sindacati e alle istituzioni.

Proprio le istituzioni, a cominciare dal Governo, non si sono costituite in fase di apertura del procedimento. In realtà, è' possibile farlo durante la fase preliminare, fino a metà luglio.
In questo passaggio procedurale, il gup dovrà decidere il rinvio a giudizio per il reato ipotizzato dalla procura, potrà eventualmente derubricare l'ipotesi a omicidio colposo oppure stabilire che non si dovrà andare avanti. Dal canto suo la difesa baserà la sua strategia sul principio che una medesima condotta non potrà essere processata due volte.
Intanto la strage dell'amianto continua. Con Casale che conta oltre 50 ammalati all'anno, con un ritmo che cresce visto che ci si avvicina al picco epidemiologico, fissato dagli esperti intorno al 2020

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