Economia

Commessa record per la moschea di Medina a una Pmi friulana

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appalto da 30 milioni

Commessa record per la moschea di Medina a una Pmi friulana

Un appalto del valore di 30 milioni, il più alto mai registrato nella storia dell'azienda. Pilosio di Tavagnacco, Udine, produttrice di strutture provvisionali per le costruzioni, annuncia una commessa multimilionaria in Arabia Saudita: i ponteggi e le casseforme prodotte in Friuli Venezia Giulia sono stati scelti per supportare il faraonico progetto di espansione della Moschea del Profeta a Medina.

«La commessa riguarda solo la prima fase del progetto, che avrà uno sviluppo importante almeno fino al 2020 - spiega il ceo di Pilosio Dario Roustayan. Dopo l'aeroporto di Jeddah e le commesse alla Mecca, per la nostra azienda il mercato saudita si dimostra ancora una volta il più importante». La fornitura, che si esaurirà in questa prima fase a fine 2015, prevede la vendita di ponteggi multidirezionali e casseforme modello P300, entrambi prodotti di punta della società friulana, per l'esecuzione di una parte dei solai della megastruttura che avrà una metratura totale di circa 650mila metri quadri. Un ruolo centrale viene riconosciuto al supporto del partner locale di Pilosio, Arabian Roots Group, e dell'export area manager Mohamed Kassem.

Dal 2011 a oggi Pilosio è cresciuta a un ritmo del 30% all'anno, con una forte proiezione sui mercati esteri quasi nella totalità nelle aree extra Ue, che oggi valgono quasi il 90% del fatturato totale. È grazie a questi risultati e alle potenzialità del mercato che Pilosio ha attratto investitori internazionali fra cui JP Morgan e che, attraverso il fondo di private equity Columna Capital che oggi controlla l'azienda, garantiscono a Pilosio un'iniezione di capitali fondamentali per il piano di sviluppo programmato, da attuarsi tramite un processo di sviluppo nei mercati con maggiori potenzialità di crescita. Fra questi figurano Arabia Saudita, Qatar e Paesi del Golfo; Algeria; Sudafrica; Algeria; West e East Canada; Australia; Russia e Paesi CIS.

«È un momento storico per la nostra azienda. Questo appalto e i capitali messi a disposizione dai nuovi investitori fanno sì che possiamo guardare al futuro con ottimismo e con prospettive di crescita importanti - afferma Roustayan. Dopo anni di sacrifici ci siamo impegnati in una conversione del modello di business che ha portato a diversificare e innovare l'offerta, a spostarci in maniera forte sui mercati di tutto il mondo e attrarre investitori. Oggi vendiamo prima di tutto competenza e soluzioni di ingegneria prima che prodotti - spiega Roustayan. In questo nuovo business model, l'elemento umano fa la differenza e per questo l'azienda è sempre attenta a scovare nuovi talenti». Non a caso, dal 2011 a oggi, l'azienda ha arruolato una quarantina di ingegneri nel proprio ufficio tecnico, in parte provenienti dalla concorrenza straniera.

Quello relativo a Medina è il progetto più significativo nel settore delle costruzioni a livello mondiale per i prossimi anni. Gli interventi non riguardano solo l'espansione della Moschea del Profeta e della relativa piazza (metratura totale di 2 milioni di metri quadri), che consentiranno di ospitare 1,2 milioni di fedeli, ma anche lo sviluppo delle infrastrutture, dei collegamenti e degli edifici circostanti, conosciuti con il nome di Al-Ruwaq. Gli investimenti messi a budget per questo faraonico progetto ammontano a 115 miliardi.

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