Economia

Le Marche diventeranno hub logistico per i prodotti «halal»…

  • Abbonati
  • Accedi
ACCORDI

Le Marche diventeranno hub logistico per i prodotti «halal» dell’Oriente

Le Marche staranno a Dubai, come le merci staranno ai passeggeri. A delineare i contorni della creazione di una “Halal Free Trade Zone” presso l’Interporto delle Marche a Jesi, è Sharif Lorenzini, presidente dell’Halal International Authority, che ha firmato a Jesi un protocollo d'intesa con Sergio Bozzi, amministratore unico di Sviluppo Marche e Nicola Paradiso, presidente della Piattaforma Logistica delle Marche, rete di impresa.

Il protocollo stabilisce che entro un anno saranno avviate le attività che prevedono che le Marche diventino un hub logistico dal quale transiteranno le merci che dall’Europa sono dirette in oriente e viceversa. Proprio come accade a Dubai per il traffico dei passeggeri che transitano da quell’aeroporto diretti o provenienti dall’Oriente, dalle Marche passeranno le merci da e per i paesi islamici. In Italia i musulmani sono circa 5 milioni mentre nell'Europa sono oltre 41 milioni.

Qualsiasi tipo di merce, dalla moda ai mobili agli alimentari, per essere definita Halal deve avere la filiera garantita ed a fungere da garante è proprio il punto di transito della merce. L’85% del fabbisogno di prodotti e servizi per i 2 miliardi di musulmani sparsi in 57 paesi proviene dai paesi occidentali e l’Italia, grazie a questo accordo, intensificherà i flussi di esportazioni verso tali paesi. «Va riconosciuta la lungimiranza della Svim e della Piattaforma Logistica delle Marche che per prime ci hanno prospettato questo progetto - ha detto Lorenzini – che noi stiamo già presentando ad operatori economici di alcune filiere europee interessati al progetto e ad operatori islamici della finanza». «Il modello di Dubai, piccola realtà che si è costituita nell’area del golfo è divenuti vincente perché si basa non sull'economia petrolifera ma sull’essere un hub internazionale ed oggi punta a divenire la capitale dell'economia islamica – ha aggiunto Lorenzini. I sistemi logistici funzionano se collegati in rete, quindi, il nostro impegno sarà quello di collegare le Marche a Dubai».

«Le infrastrutture finora concepite come nodi locali cambiano paradigma – ha precisato Nicola Paradiso - e vanno intese a supporto del tessuto imprenditoriale locale ma a disposizione del mondo». Entro l’anno verrà messo a punto il progetto esecutivo mentre il progetto preliminare ha già coinvolto tre atenei universitari e le infrastrutture regionali. «Al nuovo governo regionale prospetteremo questo ambizioso e storico progetto che potrebbe cambiare la storia delle Marche», ha concluso Sergio Bozzi della Svim, società partecipata della Regione Marche al 100 per cento.


© Riproduzione riservata