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Prende quota il polo dell’aerospazio nell’area di Grottaglie

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Prende quota il polo dell’aerospazio nell’area di Grottaglie

Avanza il progetto del polo industriale dell’aerospazio nell’area di Grottaglie, in provincia di Taranto. Qui, accanto alla costruzione delle fusoliere in fibra di carbonio per il Boeing 787 da parte dello stabilimento Alenia Aermacchi, si studieranno, progetteranno e sperimenteranno gli aerei a pilotaggio remoto utilizzando l’aeroporto già esistente.

Lo hanno confermato oggi Aeroporti di Puglia, Regione Puglia, Enav ed Enac presenti insieme al ministero dei Trasporti, all’Aeronautica e alla Marina all’insediamento del tavolo tecnico che definirà le regole per l’integrazione delle macchine senza pilota «nello spazio aereo civile». Per centrare l’obiettivo sono previsti investimenti pubblici e privati.

A Grottaglie AdP, la società pubblica che gestisce gli aeroporti pugliesi, investirà 29 milioni per la pista di rullaggio e i due piazzali potenziando così l’infrastruttura e mettendola al servizio delle imprese. Quelle che per ora si sono candidate a investire nell’area sono 9 per un volume di 100 milioni di euro. Già a luglio si vedrà un primo risultato di questo lavoro con Augusta - una delle realtà in campo - che da Grottaglie farà alzare in volo il primo aereo a pilotaggio remoto. «Non sarà proprio la soluzione finale perché avremo comunque a bordo un pilota di sicurezza ma è un importante passo avanti verso quello che prefiguriamo in futuro» annuncia Benedetto Marasà, vice direttore generale dell’Ente per l’aviazione civile. Mentre Massimo Bellizzi, direttore generale dell’Ente per l’assistenza al volo, aggiunge che quest’attività «è la vera vocazione dell’aeroporto di Grottaglie e noi dobbiamo spingere il più possibile la sperimentazione».

Le aziende interessate a Grottaglie, annuncia Giuseppe Acierno, amministratore unico di AdP, sono Ids che lavorerà nel campo del pilotaggio remoto, Sipal che rafforzerà la logistica di Alenia Aermacchi, AdP e Alenia-Aermacchi che insieme costruiranno un «magazzino del freddo» per la materia prima che serve alla stessa Alenia Aermacchi, Gse che opererà nella manifattura dell’aerospazio.

Sono inoltre in corso confronti con Vitrociset e Boeing per ulteriori investimenti, mentre Augusta, Selex e Alenia-Aermacchi si insedieranno nell’infrastruttura utilizzata anni addietro dall’Atitech. «In Puglia - evidenzia Acierno - il distretto aerospaziale ha più che raddoppiato gli addetti dal 2007 al 2013. Oggi sono oltre 6mila. Il ragionamento che portiamo avanti è quello di far sviluppare attorno ad Alenia-Aermacchi, che è un grande investimento, nuove attività, specializzazioni e tecnologie, sia di ricerca che manifatturiere.Stiamo riscontrando molta attenzione su questo lavoro».

L’aerospazio, afferma il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, «è un tema prioritario nell’agenda dei Governi e ad esso sono destinate risorse significative da parte dell’Unione Europea. Si affermerà chi sarà più bravo ad intercettare risorse perchè in grado di offrire progetti credibili e possibilità di investimento concrete, come noi in Puglia stiamo cercando di fare, tant’è che già diverse imprese dell’aerospazio della Campania hanno deciso di trasferirsi qui».

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