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Dossier Aquafil conquista anche i giapponesi

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    Aquafil conquista anche i giapponesi

    Non si ferma mai Giulio Bonazzi, presidente e amministratore delegato di Aquafil, il gruppo trentino che è il primo produttore europeo di fibre per moquette. Del resto «la nostra materia prima viene per il 100% dall’estero e il nostro mercato è al 90% all’estero», racconta. Lo cogliamo tra un volo e l’altro, di ritorno da un viaggio in Cina e Giappone, dove ha appena concluso una partnership con Suminoe Textile, secondo tappettificio giapponese. «Il mercato giapponese vale quanto quello europeo ma noi non siamo praticamente presenti nel paese. Con questo accordo siamo riusciti ad aprire un mercato complesso e interessante come quello giapponese».

    Aquafil che ha sede ad Arco, in provincia di Trento, oggi fattura 505 milioni di euro e guarda sempre più all’estero. Non solo ai mercati da conquistare, ma anche alle aziende che incrociano le sue strategie di business. Come è accaduto nel 2013 con Domo, gruppo tedesco di cui Aquafil ha acquisito il business delle fibre e a cui ha ceduto quello delle plastiche. «È stata un’operazione importante perché noi siamo il primo produttore europeo e il secondo al mondo di fibre, mentre Domo era il terzo europeo», spiega Bonazzi. Parliamo della cessione e dell’acquisizione di business che sono tra i 50 e i 100 milioni di euro di fatturato.

    Archiviata con il 2013 la conquista tedesca, nel 2014 è stata la volta della Scozia dove Aquafil ha acquisito la Knox Fiber. Uno sbarco «curioso perché tra la firma e il closing dell’operazione c’è stato il referendum quindi non si sapeva se eravamo sbarcati nel Regno Unito o in Scozia - ricorda Bonazzi -. Con questa operazione consolideremo e accresceremo la nostra presenza in Uk che oggi rappresenta il 10% del nostro mercato. È un’operazione molto significativa perché ci consentirà un time to market tra i 10 e i 15 giorni. E questo è molto importante per i nostri clienti».

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