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Dossier Parmalat torna a fare acquisizioni in Italia

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    Parmalat torna a fare acquisizioni in Italia

    Prima acquisizione di Parmalat in Italia dall'arrivo dei francesi di Lactalis. Il gruppo di Collecchio ha acquistato dal Consorzio cooperativo latterie friulane (Latterie Friulane) un ramo d'azienda di produzione, commercializzazione e distribuzione di prodotti lattiero caseari (latte pastorizzato e Uht, yogurt, Montasio, mozzarella, ricotta). Contestualmente Parmalat rileva anche i marchi Latterie Friulane, Latte Carnia, Silp, San Giusto, Castello e Cometa, oltre allo stabilimento e alla sede di Campoformido in provincia di Udine, gli immobili di Ponte Crepaldo (Venezia), San Martino (Pordenone) e Monfalcone (Gorizia) e i contratti in essere. Latterie Friulane, lo scorso anno, hanno fatturato 53 milioni di euro, ma nel 2014 i ricavi sono stimati in flessione a 37 milioni. Il gruppo del Nord Est è in grave crisi e l'arrivo di Parmalat si configura dunque come un salvataggio. Dal punto di vista finanziario, l'operazione è stata conclusa con il trasferimento di un capitale netto pari a circa 5,75 milioni di euro e l'accollo di debiti verso banche per pari importo. Per Parmalat l'acquisto di Latterie Friulane rappresenta la prima operazione in Italia da quando la società è stata rilevata dai francesi di Lactalis.

    Insieme ai marchi e alle attività produttive di Latterie Friulane, a Parmalat passeranno anche i 156 lavoratori del gruppo del Nord Est. «Parmalat - ha sottolineato una nota - intende proseguire e sviluppare il marchio Latterie Friulane, realtà che ha un forte legame con il territorio, attraverso un piano di recupero della competitività consentendo, tra l'altro, la continuità dell'attività nel polo produttivo di Campoformido e di quelle relative alle produzioni Dop e mantenendo gli approvvigionamenti della materia prima latte friulana». L'operazione, soggetta a talune condizioni risolutive, è stata notificata all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Con questa operazione, Parmalat torna a investire nell'M&a in Italia. Nei tre anni e mezzo di gestione Lactalis, infatti, il gruppo di Collecchio si è concentrato soprattutto sul rafforzamento dei mercati esteri, in particolare in Brasile, Nord America e Australia. Poche settimane fa, la società ha annunciato l'acquisto delle attività nel settore latte del colosso brasiliano Brf per 570 milioni di euro. La prima operazione era invece stata quella della canadese Lag, contestata perché il venditore era la stessa Lactalis, del valore di circa 600 milioni di euro (774 milioni di dollari). A quest'operazione ne erano seguite alcune più piccole come Balkis in Brasile (24 milioni di euro), Harvey Fresh in Australia (79 milioni), alcune attività di Lbr (83 milioni) in Brasile. In totale lo shopping ha portato Parmalat a investire 1,35 miliardi, praticamente la stessa cifra che i francesi avevano trovato in cassa al momento dell'acquisto (1,4 miliardi a fine 2010). Nel frattempo, comunque la societa' ha continuato a generare cassa e a fine settembre, prima dell'operazione Brf, aveva 956 milioni di disponibilità finanziaria netta a livello consolidato e 838 milioni per quel che riguarda Parmalat Spa.

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