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Nasce il portale nazionale per i finanziamenti alle start-up

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Nasce il portale nazionale per i finanziamenti alle start-up

Una piattaforma online per accedere ai fondi regionali, nazionali ed europei, suddivisi per singole regioni italiane. Italia Start-up – l’associazione che aggrega e rappresenta l’ecosistema delle startup italiane – insieme a Warrant Group (società di consulenza associata a Italia Startup che accompagna e supporta le imprese in tutte le fasi di sviluppo del business) hanno ideato un portale interamente dedicato alle startup per l’accesso ai finanziamenti regionali, nazionali, europei: www.warrantgroup.it/startup.

Il portale – presentato a Bologna nell’ambito di Smau Bologna – oltre ad offrire news e approfondimenti dedicati, raccoglie tutti i bandi di finanziamento – selezionati per Regione – aggiornati quotidianamente e disponibili per la consultazione da parte delle startup e dei loro partner (incubatori, investitori e abilitatori) avendo la possibilità di visualizzare l’elenco di tutti quelli disponibili nell’area geografica di competenza.

In Italia sono iscritte al registro dedicato oltre 4mila start up innovative, in aumento del 16,7% rispetto alla fine dello scorso anno. La Lombardia è la regione che ospita il numero maggiore di start up innovative: 876, pari al 21,8% del totale. Seguono l’Emilia-Romagna con 482, il Lazio 390, il Veneto con 298 e il Piemonte con 287. In coda alla classifica, la Basilicata con 25, il Molise con 16 e la Valle d’Aosta con 11 start up.

«L’ aspetto dei finanziamenti è fondamentale nella fase di avvio di una nuova impresa, considerando l’alto rischio di mortalità – ha affermato Fiorenzo Bellelli, presidente di Warrant Group –. Ad oggi sono disponibili moltissime opportunità di finanziamento, ma non sempre le startup sono a conoscenza dei bandi e sanno come accedervi. Il nuovo portale dedicato alle startup si pone, in questo senso, come un aiuto significativo diviso per singole regioni, con l’obiettivo di muoversi autonomamente, valutando in un secondo momento se è necessario un apporto consulenziale più approfondito. Basta pensare che le start up che non sopravvivono coincidono in molti casi con quelle che non hanno ricevuto finanziamenti».
«Il già ricco pacchetto di servizi che l’Associazione mette a disposizione dei suoi soci e dell’ecosistema – ha aggiunto Federico Barilli, segretario generale di Italia Startup – si dota di un ulteriore, prezioso strumento a sostegno delle startup innovative e dei loro partner, cioè incubatori, investitori e abilitatori, incluse le stesse imprese mature. Il portale messo a disposizione dal nostro associato Warrant Group fornisce un cruscotto di analisi dettagliata e aggiornata dei fondi pubblici a supporto delle startup, con la possibilità di attivare un supporto consulenziale agevolato in caso di accesso alle opportunità disponibili».

«In Emilia-Romagna – ha concluso Sara Monesi, responsabile dello start up Departement di Aster, il Consorzio dell'innovazione che organizza da 10 anni Research to Business. (http://www.emiliaromagnastartup.it/) – l’esperienza del portale EmiliaRomagnaStartUp, attivo da qualche anno, ha aggregato non solo le imprese innovative della regione ma ha agito da propulsore per il networking delle imprese innovative. Ad oggi sono 329 le start-up iscritte al portale, che nel tempo si è arricchito di servizi dedicati come la Piattaforma FinancER, il marketplace della finanza per l’innovazione oppure il servizio di consulenza gratuita “Incontra il commercialista”.

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