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Feralpi-Duferco: ok dall’antitrust,riparte il laminatoio del…

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SIDERURGIA

Feralpi-Duferco: ok dall’antitrust,riparte il laminatoio del Caleotto

La Commissione europea ha dato il suo via libera oggi all’operazione di acquisizione del laminatoio del Caleotto, a Lecco, da parte della joint venture Feralpi-Duferco. La Commissione ha concluso che la operazione non desta preoccupazioni dal punto di vista della concorrenza nel mercato interno europeo. L’operazione e' stata esaminata sotto procedura semplificata.

Il laminatoio a vergella lecchese apparteneva al gruppo Lucchini in amministrazione straordinaria. Le due società intendono iniziare a produrre e commercializzare già entro il mese, con un piano di investimenti da cinque milioni per i prossimi 5 anni (per l’acquisizione sono stati sborsati 22 milioni di euro). L’obiettivo di Duferco e Feralpi è diversificare il mix produttivo (legato soprattutto all’acciaio per l’edilizia) in un segmento più stabile, provando a raddrizzare la rotta in un contesto di mercato difficile per i produttori di lunghi. Con l’integrazione verticale prospettata dai due gruppi (il laminatoio sarà alimentato al 50% dalle billette prodotte a Calvisano da Feralpi e a San Zeno da Duferco) si punta a raggiungere già l’anno prossimo un volume di produzione di 180mila tonnellate, con una previsione, a regime, di 300mila tonnellate nel 2019.

Saranno riassunti tutti i 74 lavoratori attualmente in carico alla procedura (in Cassa integrazione straordinaria da settembre dell’anno scorso); a questi si aggiungono 8 addetti commerciali nella nuova sede di Brescia e un’altra decina di operai specializzati che entreranno in fabbrica nei prossimi anni, con l’obiettivo di saturare gli impianti con tre squadre al lavoro su 5 giorni per 3 turni. L’obiettivo, come detto, è posizionarsi su una produzione di qualità: vergella per fili, molle, funi, cavi, catene, viti, bulloni.

I due amministratori delegati saranno Giovanni Bajetti (per la parte commerciale) e Lorenzo Angelini (per quella produttiva). L’assetto societario prevede la creazione di una newco, Caleotto, partecipata al 50% da Duferco e Feralpi, che ha acquisito gli immobili. A sua volta, quest'ultima controlla al 100% un’altra newco, Arlenico, che possiede gli impianti.

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